Quando si vogliano individuare le linee portanti della presentazione che Giuseppe Segalla fa della Teologia del Nuovo Testamento, si è orientati all'autore stesso su tre principi: Euristico, Teoretico e MetodologicoIl principio Euristico evidenzia l'unità e quindi la teologia biblica del Nuovo Testamento. Tale principio è la memoria di Gesù, memoria storica, che non ha per oggetto solo fatti e detti o ambienti, ma una persona storica, cui gli apostoli e poi i credenti della Chiesa delle origini si sentivano legatiIl principio Teoretico, riguardante la Bibbia e quindi anche il Nuovo Testamento, afferma che la Bibbia deve essere considerata nella sua totalità.La Bibbia è infatti storia, letteratura e canone. A questi tre aspetti sono ricondotte le tre parti di questo lavoro: la memoria teologica di Gesù come storia, la molteplice forma letteraria dell'unica memoria di Gesù, la forma canonica della memoria di GesùIl principio Metodologico insiste sull'intreccio della memoria del Gesù storico e di quella kerigmatica. Le due memorie sono intrecciate fra loro, per cui la memoria che l'autore chiama seconda o kerigmatica si riflette nella memoria prima e quella storica è sempre presente nel kerygma. Queste due memorie si intrecciano nella letteratura del Nuovo Testamento e rivelano la ricchezza e molteplicità di questa teologia, mentre trovano una loro unità ovviamente complessa nell'unità del canone