Che cosa ne è oggi del pilastro dell'ordine sociale messo radicalmente in discussione nella seconda metà del secolo scorso? Che cosa ne è di un'istituzione che nell'odierna società occidentale convive - resistendo statisticamente - con una grande varietà di forme di rapporto?
Interiorizzata la rivoluzione sessuale, il matrimonio pare trovarsi in un periodo di transizione in cui, nonostante le crisi, avanza verso una nuova dignità, recuperando a poco a poco stabilità e durata.
Sembra affermarsi come luogo di umanità condivisa in progettualità e realizzazioni, come terreno di incontro con gli altri, nel rispetto dei mutati rapporti tra i sessi e delle nuove dinamiche famigliari.
Una lettura protestante - in chiave biblica, sociale, psicologica e pastorale - del matrimonio come specifico capitolo di una nuova etica, un'etica che recupera il senso di un patto a due fondato sull'amore e su una sessualità non repressa né divinizzata.