In tutta la storia umana, ma in modo particolare negli ultimi 100 anni, assistiamo ad un fenomeno singolare ed inquietante: l'entusiasmo può degenerare, i più nobili ideali possono trasformarsi in una violenza deleteria e la violenza scatenare incendi immani. Tale fenomeno, che va sotto il nome di "fanatismo", non contagia solo singoli individui, ma anche intere società. Esempi ne troviamo in abbondanza: dal nazionalsocialismo all'estremismo di destra e di sinistra, alle sette autoritarie, a certe espressioni del mondo islamico e induista. G. Hole, con estrema chiarezza e rigore, analizza la natura e l'intima dinamica del fanatismo - vale a dire di quella energia psichica che vuole imporre ad ogni costo le proprie idee e le proprie affermazioni fondamentalistiche -, così come le caratteristiche essenziali degli uomini fanatici, il contesto sociale e culturale in cui vivono, cercando anche di caratterizzarli secondo le loro diverse tipologie e psicodinamiche. Ma Hole non si limita ad illustrare il fenomeno; forte della sua esperienza, suggerisce anche i possibili rimedi, individuando nel riconoscimento della molteplicità dei valori e nell'affermazione del pluralismo - sia in campo politico sia in campo religioso -, come pure nel riconoscimento positivo dell'imperfezione e del coraggio dell'imperfezione, il terreno su cui lavorare per soffocare sul nascere la mala pianta del fanatismo.