Qohèlet è colui che chiama e invita a radunarsi per ascoltare. In mezzo a fumi, vapori e nebbie (habel habilim) risuona l'eco di una "parola" che, con audacia, esorta ogni individuo a correre il rischio di lottare contro la vanità dell'esistenza. La vita, minacciata dal caos e dal caso, acquista un nuovo significato. Chi ama e rispetta Dio è saggio, ma chi rifiuta il dono della grazia divina è confrontato sempre di più con l'effimero e l'assurdo. L'Ecclesiaste esalta la gioia della vita che si nutre di piccole cose: un profumo, un vestito nuovo, un piatto prelibato, l'incontro con un amico, la carezza della donna che ami. La vita è una cosa meravigliosa per chi sa "assaporare" questi piccoli tesori che diventano oasi di dolcezze prima che tutto finisca, inesorabilmente.