La vicenda umana di Renata di Francia (1510-1575), duchessa di Ferrara, è un campo di lealtà in tensione. La sua stima per Calvino è testimoniata dal fitto epistolario intercorso tra la duchessa e il Riformatore sino alla morte di quest’ultimo. Si tratta di un epistolario di grande interesse perché testimonia il rapporto tra due personaggi di calibro europeo del Cinquecento che danno voce ai grandi fermenti culturali e spirituali del tempo.Il carteggio tra Calvino e Renata può essere letto alla luce di una chiave interpretativa prevalente: quella di un campo di tensione in cui la duchessa si dimena e in cui si confrontano esigenze di lealtà diverse, molto spesso in conflitto tra loro. Le questioni trattate – le controversie religiose, i conflitti di coscienza, il confronto con un assetto religioso, culturale e di potere ostile – rendono la corrispondenza uno specchio verosimile di altre corrispondenze contemporanee e di una tensione spirituale che pervade l’Europa di allora.