Dall'introduzione di Leonardo de Chirico:
Al singolo credente, l'etica cristiana ha molto da dire su come vivere una vita degna dell'evangelo. Alla chiesa, l'etica cristiana ha molto da dire su come rispecchiare pratiche di vita comunitaria che illustrino la fede evangelica.
Ma alla società (nel linguaggio biblico: al mondo), l'etica cristiana cosa può dire? Alla politica come può contribuire? All'impresa cosa può suggerire? Alla salvaguardia dell'ambiente quale valore aggiunto può apportare? Ai soggetti diversi che popolano la vita organizzata cosa può indicare? Nello spazio pubblico quale postura deve avere? Di fronte alle questioni di sistema quale messaggio può dare? Davanti a stili di vita diversi, opzioni etiche plurime e visioni del mondo non sovrapponibili, quale orientamento può suggerire? Quali architetture sociali e pratiche di convivenza possono favorire la fioritura della vita pubblica?
Questo fascio di questioni, qui sommariamente evocato, riguarda il campo dell'etica pubblica.
Letica pubblica è la responsabilità rispetto a tutto ciò che va oltre il singolo individuo o il soggetto specifico e abbraccia la totalità delle relazioni e degli agenti sociali in un'ottica d'insieme. L'etica pubblica ha a che fare con le regole del gioco sociale, con le pratiche della vita comune e con i soggetti che popolano lo spazio pubblico. Nel mondo plurale e globale, la chiesa evangelica ha un'etica pubblica da promuovere?
Il compito di assimilare, nutrire e praticare un'etica pubblica all'altezza dell'evangelo è tra le sfide più impegnative ed urgenti che l'evangelicalismo ha davanti a sé. Le dimensioni numeriche del movimento (il cui ritmo di crescita globale non conosce flessioni né battute d'arresto) e la sua presenza capillare nel mondo (che ne fanno una vera e propria costellazione "cattolica" di chiese e reti di opere) rendono ancor più evidente la necessità.
Al di là di considerazioni statistiche e sociologiche, è la natura stessa della fede cristiana a chiedere che il risvolto pubblico della testimonianza sia considerato come parte integrante della missione di tenere alta la parola della vita (Filippesi 2,16). Inoltre, le migliori pagine della storia della testimonianza evangelica hanno saputo, con limiti e precarietà, rappresentare le istanze evangeliche nel campo pubblico.