Dall'introduzione di J.I. Packer:
«Questo volume costituisce una raffinata presentazione della mentalità puritana. Il puritanesimo oltre ad essere un movimento di riforma ecclesiastica, di rinnovamento pastorale e di risveglio spirituale, fu una visione del mondo, una filosofia cristiana totale; in termini intellettuali, un medievalismo protestantizzato ed aggiornato e, in termini di spiritualità, una sorta di monachesimo al di fuori del chiostro e senza voti.
I puritani, a differenza nostra, erano un esempio di maturità (...). Siamo dei nani spirituali. I puritani, al contrario, nel loro complesso erano dei giganti. Erano anime grandi al servizio di un Dio grande. In loro, la lucida passione si combinava ad una calda compassione. Visionari e pragmatici, idealisti e realisti, a caccia di risultati e metodici, erano grandi uomini di fede, di speranza e d’azione, e grandi uomini di sofferenza.
Ma le sofferenze, su entrambe le sponde dell’oceano (...), li forgiarono e li fecero maturare, fino a farli assurgere ad una statura poco meno che eroica (...). Le battaglie dei puritani contro i deserti evangelici e climatici in cui Dio li poneva produssero un carattere virile, risoluto e inaffondabile, figlio dello scoramento e delle paure, i cui veri predecessori e modelli furono uomini come Mosè, Neemia, Pietro dopo la Pentecoste e l’apostolo Paolo».