Attraverso un’avveduta analisi della documentazione più antica e attendibile, Grado Giovanni Merlo delinea la vicenda umana e l’esperienza di conversione religiosa del ricco cittadino di Lione Valdo, incentrata – una trentina d’anni prima di Francesco d’Assisi – sulla povertà evangelica e la missione apostolica. Un uomo che nel 1184 divenne «per sempre eretico» per i vertici della chiesa romana.
«Per un discorso ancorato alla documentazione e a un rigoroso e critico metodo storico, dobbiamo muovere dalla certezza che, al volgere dal XII al XIII secolo, è esistito un uomo di Lione di nome Valdo o Valdesio (“ego Valdesius”, si legge in un documento del 1180) la cui esistenza ha lasciato non solo labili tracce, ma ha fatto produrre tangibile documentazione.
Ha fatto produrre, non ha prodotto: sì, perché di Valdo non è pervenuto scritto di sorta, se mai egli ne redasse alcuno. Non diversamente da altri “eretici” del Medioevo, tutte le cose che possiamo conoscere di lui ci sono giunte in modo indiretto, attraverso altri: per lo più avversari, anche se non mancano testimonianze di persone a lui vicine e favorevoli. Il soggetto del nostro interesse è muto».
- Grado Giovanni Merlo