Questo libro non è un sèguito artificiale o posticcio delle vicende vissute da «Timorosa-Grazia Celeste» in Piedi di cerva sulle Alte Vette, ma il loro necessario, inevitabile complemento. Quando si è raggiunti dall'Amore è infatti impossibile tenere per sé questo tesoro; parteciparlo, condividerlo, diffonderlo diviene indispensabile, anche per non chiudersi in una sia pur splendida torre d'avorio.
Ecco quindi il re-immergersi della protagonista tra la gente della Vallata per trasmettere loro la testimonianza della propria Gioia e Pace.
Ecco le sue nuove «avventure», non più in un'ascesi solitaria, ma in un intreccio corale di personaggi e situazioni in ognuno dei quali il lettore scoprirà un invito a cambiare qualcosa di sé.
Ma ciò sarà possibile solo se ci si affiderà alla guida di Qualcuno, solo se insieme alla protagonista si salirà sulle Montagne dove crescono gli aromi che raffigurano i doni dello Spirito, traendo di qui il succo per una sempre più generosa e totale donazione agli altri.
Perché se è vero che se non si cambia il cuore non si cambia niente, è anche vero che da soli non ci si salva ma ci si salva insieme; e per questo ci vuole un aggancio costante con i doni che lo Spirito offre, fossero anche difficili o amari. Questo il messaggio di Le Montagne delle Spezie. Possa il lettore vederlo in quella trasparenza che la poesia e la capacità di trasfigurazione simbolica dell'Autrice rendono particolarmente cristallina.