Nelle società moderne, il processo del morire è diventato in larga misura un fatto medico. Se non è la natura a decidere, chi decide della morte, e attraverso quali principi?
In luogo delle polarizzazioni del dibattito pubblico italiano, segnato dalle aspre polemiche tra un fronte laico e uno cattolico romano, Luca Savarino propone un approccio alternativo, condiviso da molta parte della tradizione teologica protestante liberale.
Nelle odierne società pluralistiche, il ruolo della bioetica cristiana non può più, infatti, essere quello di dettare le regole del gioco a livello etico e giuridico, quanto, piuttosto, quello di sollevare questioni decisive, a livello culturale, filosofico e antropologico.