Aliti di vita
Aliti di vita

Aliti di vita

 
0,0 (0 vote(s))

€12,00


Fuori Stampa
Prodotto fuori stampa non disponibile per l'acquisto

  Add to cart

Se mai c'è stato un tempo in cui fosse necessario riscoprire "vecchie" storie, quello in cui viviamo è sicuramente il tempo in cui abbiamo più bisogno di udire e leggere storie ispirate da Dio.
Vere, profonde e semplici sono le verità che in queste storie ricorderai, riscoprirai, realizzerai e che hanno la forza di Dio nel trasformare e cambiare la vita.
(Massimo Ciancio, anziano della comunità cristiana "Gesù Cristo è il Signore")

Categories

Products » Christian Books » Fiction
ISBN: 9788897364832
Producer: DV2
Product Code: 9788897364832
Dimensions: 145 x 210 x 6 mm
Weight: 0,140kg
Binding: Brossura
Number of pages: 94
Language: Italian

Sample chapter

Ricordo ancora il giorno in cui accadde. Mia moglie continua a ripetermi che non dovrei riportare a galla il passato, ma è così difficile non pensarci. Mi dice che ciò che è stato è stato e che noi non abbiamo il potere di cambiare le cose. Cos’è in fondo un solo errore in una vita intera?
Potremmo paragonarlo a una goccia nell’oceano o a un filo d’erba in una sterminata prateria, eppure, quel peso, lo porto ancora con me. Ancora adesso che ho superato la soglia dei miei cent’anni.
Da quel giorno in poi le cose andarono sempre peggio. Le mie giornate divennero vuote, private della gloria dell’onnipotente. Il mio corpo cominciò a sentire la fatica e a poco a poco divenne sempre più vecchio. Conobbi malattia e preoccupazione e più di una volta giunsi al punto di pensare di non farcela.
Tutte cose che prima non conoscevo e che sembrano distruggermi pezzo per pezzo.
So per certo che anche se l’onnipotente mi concedesse ancora molti centenari da festeggiare, tra noi, nulla sarà più lo stesso. Niente tornerà come prima.
L’ho tradito, l’ho perso per sempre e con lui ho perso anche la perfezione.
Non lo vedrò più passeggiare con me fianco a fianco nel giardino.
Non vedrò più la sua mano spandere profumi nel verde dei campi in fiore, non vedrò più la luce delle sue vesti illuminare il creato.
Adesso tutto è diventato finto. Questo mondo è divenuto la mia prigione. La prigione cui io stesso mi sono condannato.
Continuai a muovermi con lentezza, con la stessa stanchezza di sempre che non accennava ad abbandonare la mia anima. Mi poggiai su di una roccia. Avevo bisogno di rilassarmi un attimo. I miei pensieri però non si fermarono.
Oggi devo zappare la terra, dissodare il terreno, potare gli alberi da frutto.
Adesso le mie giornate erano piene e non potevo dire di esserne felice. Preferivo di gran lunga quando il frutto cresceva da solo sugli alberi, senza fatica, senza lavoro. A quel tempo la mano del mio creatore ci dava tutto quello di cui avevamo bisogno. Allora nulla marciva, niente aveva un sapore cattivo, non provavamo stanchezza e non soffrivamo la fame. Ma adesso ho compreso che questo è il compito che Dio mi ha affidato perché faccia questo anziché il male.
Impegnando la mia mente e il mio cuore in queste cose, eviterò che i miei passi si dirigano per sentieri oscuri. Quando il cielo diventa buio nei pomeriggi d’inverno e ogni luce del mondo si spegne, ricordo i bagliori eterni di Eden. Bagliori che ancor oggi mi folgorano la mente. Luce. Non vedrò mai più i tuoi splendori, o Eden, non godrò più della libertà delle tue vallate sterminate, non gusterò più il frutto dolce del tuo suolo.
Cacciai subito via ogni pensiero e mi sollevai dalla roccia in cui sedevo.
Feci per entrare nella grotta in cui sapevo avrei trovato mia moglie.
Ancora prima di muovere un passo oltre la soglia, udì il suo pianto.
Conoscevo il motivo di quelle lacrime perché quella disperazione che lei esprimeva sul suo viso era anche la mia.
“Oggi è il suo compleanno, ma lui non è più con noi. Caino, invece, non sappiamo dove sia”.
Subito fui accanto a lei.
Si poggiò sulla mia spalla e le sue lacrime calde mi bagnarono il petto.
“…Abbiamo perso due figli. Due, Adamo… per un solo atto di malvagità”. Detto questo riprese a piangere a dirotto. Lì in quella grotta buia, lontani dalla gloria celestiale che solo la presenza del Creatore ci poteva donare eravamo soli.
Non posso fare a meno di pensare che tutto questo avvenga per causa mia.
Se solo fossi stato più forte. Se avessi resistito. Se avessi saputo dire di no a colei che amo e di cui mi fido, non ci sarebbero accadute tutte queste cose.
Ma ormai, così come l’onnipotente ha perso fiducia nell’umanità, così io stesso l’ho persa in me.
Non trovo più alcuna certezza in nessuna delle cose che faccio.
Ricordo ancora i suoi occhi, quando li vidi per l’ultima volta. Udivo la sua voce chiara e distinta come se fosse vicino a me. Come
se potesse vedermi anche dietro il cespuglio in cui mi nascondevo, nudo e pieno di vergogna.
“Dove sei? Dove sei?” mi ripeteva. Seppur volessi uscire allo scoperto, gettarmi ai suoi piedi e implorare il suo perdono, ero troppo
spaventato per farlo.
Sapevo che sarei morto se l’onnipotente mi avesse trovato, perché tali erano state le sue parole: “…nel giorno in cui ne mangerai per certo morrai.”
Mentre ricordavo tutte queste cose, lasciai mia moglie al suo dolore e i miei passi mi condussero fino alla fine della grotta, nel punto più fresco in cui tenevamo le provviste. Delicatamente aprì il telo che teneva avvolte le pere. La mia mano si allungò per prenderne una e subito al contatto, il mio dito sprofondò nella buccia molliccia e scura. Era marcia. La gettai a terra e lasciai che il suo succo bagnasse l’arido suolo su cui poggiavano i miei piedi.
Tutto quello che mi circondava ricordava il mio fallimento.
Ricordo ancora i suoi occhi, in quel giorno. Il giorno in cui successe.
Mi chiedevano: “Perché? Perché lo hai fatto? Una cosa ti chiesi.
Una cosa sola desideravo da te.”
Tempo in cui gli uomini si moltiplicheranno sulla terra, la sorte del mondo sarà affidata ai figli dei loro figli. Essi diventeranno popoli e nazioni.
Dio ha così tolto dalle mie spalle il peso grave della responsabilità di far vivere il creato. Gli animali stessi mi sono nemici e tutto quello che di buono o cattivo succederà d’ora in poi non dipende più da me. Saranno altre generazioni a determinare cosa ne sarà del mondo.
La mia paura più grande è che un giorno, tutto questo, possa essere contaminato, a tal punto, da dover essere distrutto.
I giorni bui presto passarono e tornarono i giorni felici.
Il momento del parto, l’attesa, le grida di mia moglie. Rivivevo ancora una volta quel dramma e mentre ero accanto a lei, le tenevo
la mano. Osservavo la sua sofferenza e soffrivo con lei. Quello era il castigo per avermi tentato.
Una spinta, poi un’altra, poi un’altra ancora.
In un attimo vidi mio figlio uscire dai lombi della madre.
Il suo pianto fu seguito dai nostri sorrisi. Avevamo già scelto il suo nome. Si sarebbe chiamato Seth, ovvero Sostituto. Sarebbe stato
il figlio che ci avrebbe donato la gioia che avevamo perso con la morte di Abele. Questo bambino era un nuovo Abele, una rinnovata
promessa di vita. Dio sostituiva il dolore con la gioia. Una nuova vita, con una ormai spenta. Giorni vuoti e privi di significato, con
giorni pieni.
Quel giorno compresi come tutto non debba essere perso per sempre.
Anche all’errore più grave si può rimediare. E proprio nel momento in cui pensi “non rivedrò più quei giorni e non vivrò più quella gioia” scopri che Dio fa una cosa nuova. Niente potrà sostituire Abele.
Il suo ricordo rimarrà nei nostri cuori per sempre, tuttavia, Dio ha sostituito il nostro dolore, i nostri rimpianti. Ora sono convinto che egli abbia studiato un piano per sostituire anche il mio sbaglio.
Ha ragione mia moglie. Ciò che ho fatto non posso cambiarlo, ma posso sforzarmi per migliorare quello che ho. Ciò che Dio mi ha
affidato.
Ho condannato per sempre l’umanità con un solo gesto sconsiderato.
Tuttavia, ho l’impressione che Dio mi conosca nel profondo del cuore più di quanto io possa immaginare.
Credo che questo suo silenzio, sia il suo modo di insegnarmi a non dubitare. Non è il suo castigo, è il suo perdono.
Dio troverà il modo di sostituire a ogni mio errore.
Metterà pace e libertà e toglierà la condanna.

Comments and reviews

Write a review for this product

You must be logged in to add a product review.