Tutti gli studiosi della II Corinzi sono concordi nel dichiarare che in questa sua lettera l'apostolo Paolo si svela apertamente. Scrive il Jowett: "Gloria e umiliazione; vita e morte; una visione di angeli che lo rinvigorisce; la spina nella carne che lo abbatte; una grandissima tenerezza, ma non priva di severità; un dolore smisurato, delle consolazioni smisurate; ecco alcune delle contraddizioni che si conciliano nello stesso uomo." La debolezza nella forza e la forza nella debolezza, entrambe tanto meravigliosamente manifestate nella vita e nella morte di Gesù, furono riflesse con splendore di poco minore nella vita del Suo apostolo, che espresse il suo paradosso più grande con le parole: "Quando son debole, allora sono forte". Entrare nel cuore di Paolo significa conoscere Gesù e la forza della Sua risurrezione.