Come vincere il razzismo
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Il razzismo è uno dei più gravi problemi del mondo, e noi dobbiamo mostrare al mondo la risposta a questo problema.
Producer: Anastasis
Product Code: 1001000002307
Language: Italian

Sample chapter

PARTE I
Il Razzismo e lo Spirito di Morte

“Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;
ma tutto questo non sarà che principio di dolori.” (Matteo 24:7-8)
La parola che è tradotta come “nazione” in questo testo è la parola Greca ethnos dalla quale deriva la parola Italiana “etnico”. Questo discorso fu fatto dal Signore in risposta ad una domanda riguardo ai segni della fine dell'era. Lui dichiarò che un segno particolarmente rilevante della fine di quest'era e del Suo ritorno, sarebbe stato quello dei conflitti etnici. Infatti, come adempimento di questo, una delle questioni principali che il mondo e la chiesa stanno attualmente af-frontando è quella del conflitto etnico.
Il mondo sta perdendo il controllo sui problemi razziali. La causa di questo è una potenza spirituale che nessuna legislazione o potere umano può fermare. Soltanto ciò che è legato in cielo può essere legato sulla terra. Se la chiesa non affronta questo problema, vincendo il razzismo tra le nostre stesse file in modo da poter prendere autorità spirituale su di esso, il mondo presto cadrà in un abisso di caos, distruzione e sofferenza di proporzioni senza precedenti - derivanti dal conflitto razziale. Il Signore dichiarò nel libro di Luca:
“Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni (ethnos), spaventante dal rimbombo del mare e delle onde;
gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.” (Luca 21:25-26)
In Apocalisse 17:15 vediamo: “Le acque che hai viste… sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue.”. Nel brano tratto da Luca, vediamo che il “rimbombo del mare e delle onde”, è causato dal tumulto tra le “ethnos”, o i conflitti et-nici. Questo fenomeno si ingigantirà a tal punto che gli uomini verranno meno per la paura. Que-sto problema non sparirà con il tempo, piuttosto aumenterà. Più a lungo aspettiamo prima di affrontare questa fortezza e più potente essa diverrà. La pressione sta aumentando in quasi ogni città a livello internazionale, ma quando scoppierà, non rimarrà confinata alle sole città. Nonostante questo, il Signore ha dimostrato il Suo potere nel calmare sia la tempesta che il mare. Il Re Davide fece questa affermazione ri-guardo al Signore: “Mediante prodigi tu ci rispondi, nella tua giustizia, o Dio della nostra salvezza… Egli placa il fragore dei mari, il fragore dei loro flutti, e il tumulto dei popoli.” (Salmo 65:5,7).
Il Signore insorgerà nuovamente e placherà il fragore del mare con la Sua Parola. Il Signore è venuto per distruggere le opere del diavolo, e ha inviato noi con questo stesso proposito. Noi non stiamo qui per rimanere fermi a guardare, ma per prendere posizione contro le tenebre e per re-spingerle.
Il razzismo non è semplicemente un demone, o nemmeno un principato: è un “governatore del mondo”. E' una delle fortezze più potenti sulla terra ed ha seminato più morte e distruzione di qualunque altra di esse. Considerate soltanto i conflitti razziali che si sono susseguiti l'anno scorso! Le guerre più sanguinose nel corso della storia, compresa la IIa Guerra Mondiale, sono state innescate dal razzismo. Questo spirito po-tente prepara la strada per lo spirito di morte, amplificandone la sua potenza. L'apostolo Paolo comprese che quando sarebbe stata vinta la su-prema barriera razziale, la divisione tra gli Ebrei e i Gentili, quando saranno innestati insieme in Cristo, questo avrebbe significato niente di meno che “un rivivere dai morti” (Romani 11:15), o la vittoria sulla morte.

Le Radici del Razzismo

Ci sono due fondamenti del razzismo: il primo è l'orgoglio, e l'orgoglio in una delle sue forme più meschine - l'orgoglio carnale. Questo significa giudicare gli altri in base all'esteriorità, una delle forme peggiori dell'orgoglio. Nella sua for-ma basilare, l'orgoglio non è altro che l'affermazione di pensare di poter fare tutto da soli, di non avere realmente bisogno né di Dio, né di nessun altro. Questo crea un'ovvia barriera tra noi e gli altri.
Il secondo fondamento del razzismo è la paura. L'insicurezza è una conseguenza della caduta nel Giardino e della separazione tra Dio e l'uomo. Gli insicuri hanno paura di coloro che sono diversi e che non riescono a controllare. Il razzismo è una combinazione potente e profondamente intrecciata, sia di orgoglio che di paura. La fiducia è il ponte che rende possibili le relazioni. Potete avere amore e persino un genuino perdono, ma se non avete fiducia, una relazione è impossibile. La paura e l'orgoglio abbattono la fiducia che rende le relazioni possibili, quindi creano divisione.
La croce di Cristo affronta e vince sia l'orgoglio dell'uomo che la sua insicurezza. Lo Spirito Santo è stato mandato al mondo per convincere il mondo del peccato, perché è la rivelazione del nostro peccato che ci spinge verso la croce per trovare grazia e perdono. Questo passo distrugge il nostro orgoglio, stabilendo la nostra dipendenza dal Salvatore e ristabilendo anche la nostra fiducia in Lui. Più la croce opera in profondità dentro di noi, più umili diventeremo ed anche più sicuri del Suo amore. Quando noi, che siamo così estranei alla natura di Dio, siamo nuovamente accolti in Lui mediante la Sua grazia, diveniamo tolleranti verso coloro che sono diversi dalla nostra natura. Oltretutto, coloro che diventano spirituali cominciano a giudicare da una prospettiva spirituale, e non secondo un punto di vista umano.
“Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.” (II Corinzi 5:16-17)
La chiesa, soprattutto, non dovrebbe giudicare gli altri in base al colore della loro pelle, o alla loro cultura di provenienza. Dobbiamo imparare a vedere ogni cosa mediante lo Spirito e giudicare soltanto in base allo Spirito, proprio come è stato detto di Gesù:
“Lo Spirito del Signore riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Respirerà come profumo il timore del Signore, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire”. (Isaia 11:2-3)
Se vogliamo condurci come Lui, anche noi dobbiamo imparare a fare le stesse cose. Questa è stata la grande lezione dei due uomini sulla strada per Emmaus. Il Cristo risorto apparve a questi discepoli e predicò loro riguardo a Se Stesso per diverso tempo. Era Cristo che predicava Cristo - e niente potrà mai avere un'unzione maggiore di questo! Eppure costoro non riuscirono a riconoscerLo. Il motivo di questo fu che “apparve in modo diverso” (Marco 16:12).
Uno dei motivi principali per cui non riconosciamo il Signore quando cerca di avvicinarsi a noi, è perché tendiamo a conoscere persino Lui secondo una forma piuttosto che secondo lo Spirito. Se siamo Carismatici, tendiamo a rico-noscerLo soltanto quando Lui viene a noi attraverso un Carismatico. O se siamo Battisti, avremo la tendenza a riconoscerLo soltanto quando si presenta a noi tramite un Battista. Comunque, Lui di solito si avvicinerà a noi in forma diversa da quella a cui siamo abituati, cosa che ha fatto anche con i Suoi stessi discepoli, dopo la Sua resurrezione. Il Signore fa questo perché cerca continuamente di aiutarci a conoscerLo secondo lo Spirito e non secondo le apparenze.
Il Signore ha dichiarato: “Infatti vi dico: che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: ‘Benedetto colui che viene nel nome del Signore!’” (Matteo 23:39). Noi non Lo vedremo fino a quando impareremo a benedire coloro che Lui ci manda, senza tener conto della forma in cui essi si presentano. Persino Israele non ha riconosciuto il Signore quando è venuto a loro in una forma che loro non si aspettavano. Questo non è un problema nuovo per il popolo di Dio, però è un problema serio.

La Gloria della Diversità

La chiesa è chiamata ad avere, oltre che ad esserne un riflesso, le risposte ai problemi umani più basilari. Il razzismo è uno di questi, uno dei problemi più micidiali della storia, e in questo momento sta aumentando enormemente il suo potere. Comunque, la chiesa sarà diversa, per questo il Signore ha dichiarato: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti (ethnos)” (Marco 11:17). La chiesa non avrà adempiuto il suo destino fino a quando non diventerà veramente una casa di preghiera per tutte le etnie dei popoli.
Paolo ha detto che “le lingue servono di segno” (I Corinzi 14:22). Che tipo di segno? Il segno che la chiesa deve essere l'antitesi della torre di Babele, dove le lingue degli uomini si sono disperse e gli uomini si sono separati in diverse razze e culture. Vediamo la prima grande dimostrazione di questo il Giorno della Pente-coste, proprio alla nascita della chiesa.
“Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione (ethnos) che è sotto il cielo.
Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.” (Atti 2:5-6)
La chiesa è il posto dove le persone saranno nuovamente unite, a prescindere dalla razza, dalla cultura, dalla lingua, ecc.. Non è sorprendente che ci fossero “Giudei di ogni nazione (ethnos)” che venivano ascoltati e compresi in un'unica lingua? Gesù è la “Parola di Dio”, o la comunicazione di Dio con noi. Quando gli uomini vedranno la Sua gloria, quando Lui verrà innalzato, tutti gli uomini si avvicineranno a Lui e avranno nuovamente la comprensione di un unico cuore. La chiesa che Lo adora veramente, sarà una dimostrazione di questo. Paolo disse ai Galati che nella chiesa ogni convertito, di qualsiasi provenienza culturale o qualsiasi sesso, ha una medesima posizione al cospetto di Dio.
“Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Non c'è qui né Giudeo, né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù.” (Galati 3:27-28)
Potrebbero esserci delle differenze nella nostra posizione davanti a Dio in cose come l'autorità di governo, o nell'ambito di un ministero specifico, ma questo non ha niente a che vedere con la razza, il sesso o la cultura. Persino il Cristiano appena nato di nuovo può presentarsi davanti al trono di Dio con la stessa sicurezza del più grande predicatore del mondo. Dio non fa parzialità. Se camminiamo secondo il Suo Spirito, nemmeno noi mostreremo parzialità.

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Rick Joyner
Rick Joyner è fondatore e direttore esecutivo della MorningStar. Rick è inoltre presidente della "The Oak Initiative", un movimento che mobilita i cristiani ad impegnarsi nelle grandi questioni del nostro tempo. È autore di oltre quaranta libri, tra cui la trilogia di ricerca finale, c'erano due alberi nel giardino e A New America. Rick e sua moglie, Julie, ha avuto cinque figli: Anna Jane, Alberto, Amber, Ben e Sam.