Che legami esistono tra l'archeologia e la fede? Che cosa ci dicono i reperti archeologici? Confermano i racconti biblici sulla storia d'Israele? C'è modo di verificare gli eventi miracolosi e straordinari contenuti nella Bibbia? In questo libro Charlesworth - Professore di Lingua e Letteratura del Nuovo Testamento al Princeton Theological Seminary, Direttore del Progetto di Studio sui Manoscritti del Mar Morto e autore di numerosi saggi sull'argomento - insieme ad altri insigni studiosi - esplora e approfondisce la linea di confine tra la fede e l'archeologia. Vengono esaminati i limiti e il valore dell'Archeologia rispetto alla fede, sostenendo l'inserimento dell'archeologia come ausilio per una ricostruzione il più accurata possibile della storia antica. La Bibbia infatti presuppone una comprensione e una conoscenza degli eventi del passato, racconta di eventi straordinari e miracolosi, fornendo di tali avvenimenti interpretazioni teologiche che sono al centro delle nostre credenze ebraico - cristiane. Il libro si divide in quattro sezioni: Gesù, l'archeologia e la fede cristiana; Alcune implicazioni dell'archeologia per gli studi sul Nuovo Testamento; Riflessioni sullo studio della storia israelitica; Fra l'archeologia della Palestina e l'archeologia della fede: un luogo scomodo.