Una vita che Dio premia - Perché tutto quello che fai oggi è importante per sempre

Sample chapter

1

Le stelle viste dal buco
della serratura

“Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli”
(Gesù in Luca 6:23)

E se oggi fosse davvero il primo giorno del
riposo nella nostra vita? Oggi fate il vostro scambio: date tutto ciò che avete ottenuto e che siete diventati e accettate tutto ciò che Dio vi offre come contraccambio. Eccovi là, sul ciglio, con la vostra vita in mano, pronti a entrare nell’eternità
Che momento! E che scambio sorprendente! Socchiudete gli occhi davanti al sole del giorno perenne di Dio e date il vostro cucchiaio d’acqua al posto del suo fiume amazzonico.
Fate un passo e deponete la vostra manciata di tempo per appropriarvi della vostra vita eterna...
Come reagireste se vi dicessi che le piccole scelte di oggi: il vostro modo di rapportarvi al vostro capo, le persone che invitate a cena, potrebbero cambiare quello che accadrà dopo la morte?
Ne sareste sorpresi?
Attraverso il libro che avete fra le mani scoprirete che Gesù rivelò che le nostre azioni influenzano quello che sarà il nostro futuro eterno. è sorprendente vedere come milioni di persone che pure seguono Gesù, abbiano perso di vista ciò che lui stesso disse.
Siete forse una di queste persone?
Io lo ero. Sono cresciuto in una famiglia che andava in chiesa regolarmente e che mi insegnò quanto diceva la Bibbia fin dalla mia fanciullezza. Successivamente, per nove anni seguii gli studi di teologia; ma gli insegnamenti pur chiari, di Gesù, su questo argomento mi rimasero sconosciuti come tesori non scoperti nella mia stessa casa. Quando alla fine li scoprii, molte cose cominciarono ad avere senso per la prima volta.
Ammettiamolo: ci vuole coraggio per cambiare le nostre idee riguardo a quanto ci aspetta nell’eternità, anche se tale cambiamento dovesse migliorare le nostre prospettive. Combattiamo prima di liberarci di idee comode, anche quando tali idee ci impediscono di vedere tutta la verità. Siamo come bambini che guardano, attraverso il buco della serratura, il cielo stellato e rimaniamo attaccati al gruppetto di stelle che riusciamo a vedere.
Ma il buco della serratura è piccolo e il cielo è immenso; Gesù vuole spalancare la porta e mostrarci di più. Molto di più.
PREPARATEVI A RIMANERE SORPRESI

Nessuno più di Gesù di Nazaret ha fatto affermazioni più sorprendenti riguardo alla vita dopo la morte. I suoi insegnamenti spesso lasciavano gli spettatori meravigliati, senza parole e persino offesi. Consideriamo la sua prima apparizione pubblica all’età di dodici anni: “e tutti quelli che l’udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte” (Luca 2:47).
Quando Gesù cominciò formalmente il suo ministero, i presenti di nuovo “si stupirono” (Matteo 7:28). Nel suo insegnamento conosciuto come “Il sermone sul monte”, Gesù disse:

“Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia...” (Luca 6:22-23).

Forse conoscete questi versetti a memoria, ma io debbo confessare di averli letti decine e decine di volte prima di averli letti davvero. L’affermazione di Gesù sembra incredibile e io pensavo significasse: “Se siete perseguitati per causa mia sarete così felici che salterete per la gioia”.
Ma se continuiamo a leggere è chiaro che Gesù non intendeva dire questo, continuò dicendo:
“...ecco il vostro premio è grande nei cieli” (Luca 6:23).

In quelle otto parole Gesù ci rivela perché possiamo rallegrarci anche nelle peggiori circostanze. Perché? Perché c’è un rapporto diretto fra quello che facciamo per lui sulla terra e qualcosa di “grande” che il Signore farà per noi in cielo.
Notiamo bene che Gesù parla di un premio per qualcosa che si fa e questo è diverso da un dono che si riceve quando si crede. Inoltre il premio è nostro in modo specifico e personale se ci comportiamo in un determinato modo e non in un altro (per esempio se fuggiamo davanti alla persecuzione).
Gesù non ci chiede di gioire per la persecuzione in suo nome, ci dice, invece, che le conseguenze in cielo per determinate azioni che compiamo sulla terra saranno così meravigliose che il solo sapere che ci saranno, e che saranno tanto grandi, può trasformare il nostro modo di vivere ora e persino fare in modo che ci siano manifestazioni di gioia!
Questa promessa di un premio in cielo non è un esempio isolato degli insegnamenti di Gesù su questo argomento:

 Egli renderà a ciascuno secondo l’opera sua” (Matteo 16:27)
 “Avrai un tesoro nei cieli” (Matteo 19:21).
 “Sarai beato... il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti” (Luca 14:14).
Come scopriremo, le implicazioni di questi passi sono enormi. Prima di tutto dimostrano che Dio tiene conto di quanto facciamo ogni giorno; e inoltre dimostrano che abbiamo più da guadagnare, servendolo, di quanto potremmo mai immaginare.

SEGUENDO LA PROMESSA

Voglio dirvi perché ho scritto questo libro. Nel 1985, quando per la prima volta mi accorsi di questi insegnamenti di Gesù riguardo ai premi, ne fui molto sorpreso. Quello che Gesù diceva sembrava in contraddizione con quello che avevo sempre insegnato e che avevo creduto.
Cominciai, perciò, a cercare la verità, investigando, sulla Bibbia, ogni versetto riferito ai premi eterni. Studiai opere di studiosi e teologi e trascorsi ore a pensare a quanto Gesù sembrava volesse dire con tanta premura. Mi convinsi che molti uomini spirituali nel mondo e milioni di seguaci di Gesù, avevano trascurato una verità di grande importanza e piena di promesse ed era ora di rimetterla in luce.
Studiai con scrupolo per cinque anni e raccolsi sull’argomento dodici fascicoli che allineai sugli scaffali del mio studio.
Un giorno mi telefonò il dottor Earl Radmacher, presidente del Western Seminary dell’Oregon per invitarmi a presentare il mio materiale in un corso per laureandi della durata di una settimana nel suo seminario. Acconsentii, ma gli chiesi che fossero presenti studiosi eminenti, compresi alcuni che avessero studiato in modo specifico i premi dell’eternità, che potessero ascoltare e valutare ogni mia parola.
Molti mesi più tardi, in un giorno di aprile, mi ritrovai nel campus dove c’era il seminario con tutto il materiale che avevo raccolto precedentmente. Arrivai nella sala conferenze e là trovai le persone più colte e intelligenti che avessi mai incontrato: responsabili dei dipartimenti di lingua greca ed ebraica, storici della chiesa, insegnanti di scuole bibliche, seminaristi e pastori di tante denominazioni.
Insegnai per quattro ore ogni mattina e, al pomeriggio, un gruppo di studiosi si incontravano in casa del dottor Radmacher per discutere su ogni argomento affrontato nell’insegnamento del mattino.
Un giorno, uno storico della chiesa che veniva dalla Romania ci disse che quello che stavamo studiando non era una nuova teologia, ma era stato parte integrante delle credenze e degli insegnamenti dal 1° secolo in avanti e, per chiarire meglio, disse: “Che cosa avevano in comune i grandi della storia della chiesa come Agostino, Lutero, Calvino, Wesley e Spurgeon?”
Poiché non c’era risposta, ci disse: “Tutti credevano e speravano nei premi eterni”.
Verso la fine della settimana, notai un cambiamento: il gruppo di studiosi trascorreva meno tempo a discutere e più tempo a cercare una risposta personale a quanto veniva loro presentato. Un pomeriggio, uno dei partecipanti più anziani mi prese da parte e mi disse: “Pensavo che Dio mi avesse portato qui per saperne di più sui premi eterni, ma avevo torto; mi ha portato qui per cambiarmi il cuore; torno a casa cambiato!”
L’ultimo giorno chiesi al gruppo: “Siete convinti che quanto vi ho insegnato riguardo ai premi è in linea con quello che Gesù ha insegnato?”
“Ne siamo convinti” risposero. E questo mi bastò.

LE DUE CHIAVI

Nelle pagine seguenti troverete anche voi tutto quello che scoprimmo durante la settimana di seminario.
Sia che siate già consapevoli degli insegnamenti di Gesù riguardo ai premi eterni, sia che ne sentiate parlare per la prima volta, vi invito a leggere pieni di aspettative perché vi aspetta una importante svolta spirituale.
Cominciando con gli insegnamenti che ha fatto Gesù, vi aiuteremo ad avere una visione più grande e veritiera di tutta la vostra vita. Useremo tante parole a voi familiari, parole come: cielo, tesoro, opere e fede. Vi chiedo di essere pazienti, per poter comprendere i significati nascosti sotto questi termini di uso comune.
Gli insegnamenti di Gesù ci mostrano che ci sono due chiavi che determinano ogni cosa riguardo alla nostra eternità.
La prima chiave è il nostro credere. Questa chiave apre la porta della vita eterna e determina dove trascorreremo l’eternità.
La seconda chiave è il nostro comportamento. Questo apre la porta del premio e determina come trascorreremo l’eternità.
La seconda chiave è l’argomento principale di questo libro Una vita che Dio premia. Anche se il comportamento (cioè le azioni o le opere) non è più importante per il nostro futuro del credere, negli ultimi anni è stato trascurato e posso assicurarvi che, se riscoprirete le verità che vi sono racchiuse, ne riceverete enormi vantaggi, specialmente se siete veri seguaci di Gesù.
Certamente, una volta letto il libro, affronterete la vita di ogni giorno in modo assolutamente diverso. Le decisioni più semplici: il modo di trascorrere il tempo o il modo in cui impiegare il denaro, diventeranno opportunità per vedere realizzate grandi promesse e comincerete a vivere nella certezza assoluta che ogni cosa che fate al presente ha importanza per l’eternità.

VOCI DI BALENE BLU

Nel primo libro di questa serie: La preghiera di Iabez, abbiamo visto come Dio vuole che chiediamo la sua benedizione e abbiamo maggiore influenza, o “territorio” in questo mondo. Il libro successivo: I segreti della vite ci ha fatto capire come Dio vuole che il nostro territorio produca un grande raccolto di buone opere per lui.
Nel libro Una vita che Dio premia voglio farvi capire che il raccolto che voi producete avrà un impatto diretto sulla vostra esperienza dell’eternità e che questa verità può cambiare già oggi la vostra vita in meglio.
Riconosco la necessità di procedere con i piedi di piombo e in tutta umiltà davanti a un argomento quale l’eternità; siamo come girini che mettono in giro storie di balene blu. Siamo come un gemello nel grembo materno che cerca di convincere il fratello dicendogli che, trascorso poco tempo, entrambi respireranno aria e andranno sul triciclo.
Per fortuna per noi tutti, Dio mandò suo Figlio dal cielo per aiutarci a comprendere tutta la verità. Se siamo pronti a essere sorpresi, stupiti, persino scioccati dalle sue parole, le nostre aspettative di una vita che il Signore premia ci cambieranno per il meglio, cominciando da ora.