"Quel giorno capii che a esercitare su di me fascino e bellezza irresistibili era la quotidianità delle persone, spesso anche banale e priva di sussulti... Provavo a immaginare i pensieri, i sogni, le gioie e i dolori insediati oltre le finestre. Ed era un pensiero pesante, difficile da sostenere. Perchè quei sentimenti avrei voluto condividerli, in un colpo solo... Con l'esperienza ho imparato il tempo dell'attesa e a lasciarmi guidare dall'ispirazione divina che ti porta là dove c'è qualcuno che a sua volta aspetta un gesto di conforto, una parola risolutiva..." La prosa diventa la cronaca di miracoli, incontri, dialoghi con persone visitate nell'attività di evangelizzazione.