Ampiamente commentata e tradotta in numerose
lingue, La Nobla Leiçon è il più noto degli otto poemetti valdesi
tramandati dai manoscritti della cosiddetta "Biblioteca dei barba", la
raccolta di libri e poemi utilizzati fino all'adesione alla Riforma
protestante per la formazione dei "barba", i predicatori itineranti
valdesi.
Secondo Pierrette Paravy, La Nobla Leiçon - che
presenta la dottrina del valdismo medievale in 492 versi - può essere
letta come "un "manifesto" del valdismo di fronte alla chiesa romana
persecutrice e come una lucida testimonianza su un tempo di aspre
polemiche".
Per Pietro Rivoire "in essa vediamo riflettersi,
in tutta la sua semplicità e purezza, quel piccolo popolo che, per la
sua onestà e per l'austerità dei suoi costumi, formava una protesta
vivente contro la corruzione dominante nella chiesa di Roma".
Testo provenzale con traduzione italiana a fronte di Luciana Borghi Cedrini.