Attraverso un percorso esegetico inusuale, che ha come punto di riferimento la comunicazione visiva dell’uomo rivolto verso Cristo, G. Marconi vuole rispondere a una istanza primaria che accomuna il destinatario del vangelo di Luca e il lettore di oggi. Il cammino evidenzia la stretta relazione che intercorre tra il vocabolario della vista e la messianicità di Gesù: nei passi in cui viene maggiormente ricalcato il carattere divino del Nazzareno, la vista si propone come possibilità di raggiungerlo anche senza conoscerlo. La ricerca del volto di Cristo fa sì che egli rivolga il suo sguardo sull’uomo.