Il 9 Gennaio 1649 il sovrano legittimo d'Inghilterra e Scozia Carlo I Stuart, processato dal Parlamento e condannato a morte per tradimento del "patto" con il popolo, venne giustiziato pubblicamente a Londra, davanti a Whitehall. Tutta l'Europa tremò sbigottita: per la prima volta nella sua lunga storia dei semplici "sudditi" avevano osato alzare la mano sulla figura semidivina del sovrano. Quale rivoluzione ideologica, prima che politica, aveva potuto giustificare un fatto così sconvolgente? La trasformazione radicale della mentalità dei sudditi diventati cittadini di un Commonwealth santo è stata compiuta da quasi un secolo di predicazione da parte del Puritanesimo, una originale versione britannica del Calvinismo continentale. Il puritanesimo ha prodotto una generazione di "santi" che, con il loro eccezionale impegno e la loro ferrea autodisciplina, distrussero il vecchio ordine gerarchico e ne crearono uno completamente nuovo, fondato sulla coscienza guidata dalla Parola di Dio. "Sono i costruttori di un sistema repressivo - non molto diverso, nella sostanza, da quello dei giacobini francesi e dei bolscevichi russi - che forse bisogna saper sopportare prima che lo si possa sfuggire o trascendere". Si tratta di una primissima forma di radicalismo politico che ha lasciato tracce profonde nel mondo moderno e non solo nei paesi anglosassoni. Infatti, l'anti - autoritarismo dei Puritani ha svolto un ruolo cruciale nella transizione dal mondo tradizionale al mondo moderno. Quest'opera di M. Walzer - considerata ormai un "classico" - ha il grande merito di dare la parola agli intellettuali puritani stessi - pastori e laici - essendo fondata sull'analisi di un numero davvero impressionante di scritti dell'epoca (sermoni, pamphlets, trattati ecc.).