Per gli europei comprendere la religiosità degli Stati Uniti - nazione "sotto la guida di Dio" tanto quanto stato laico aperto a molteplici religioni - è spesso tutt'altro che facile. Laurence Moore ci viene in aiuto con un'analisi del persistente intreccio tra religione e modelli politico - culturali nella società americana dai tempi dei padri fondatori al presidente George W. Bush. Il suo studio esamina le modalità con cui il principio costituzionale della separazione tra Stato e chiesa, l'assenza di un'istituzione religiosa ufficiale e il fluttuante confine tra sacro e profano hanno plasmato la religiosità americana, facendo degli Stati Uniti un caso unico tra le democrazie occidentali. Sottolineando il carattere multietnico e multiculturale di questa società, Moore ripercorre la storia dell'integrazione delle minoranze religiose, dalla progressiva accettazione di cattolici e ortodossi da parte dei protestanti, degli ebrei da parte dei cristiani, fino all'attuale sfida posta dagli islamici.