Piero Jahier, ovvero lo scrittore e il moralista "vociano", il cantore degli Alpini e di una Grande Guerra intesa come comunione con un popolo, l'antifascista dal lungo e inflessibile silenzio, queste le definizioni classiche, nate da interpretazioni originali, che rischiano tuttavia di ridursi a stereotipo. Oltre che, naturalmente, lo scrittore valdese, lo scrittore protestante. Questo volume collettivo, che raccoglie gli atti del 43° convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia, si propone di affrontare proprio quest'ultimo aspetto esemplare: Jahier rimane infatti l'unico scrittore italiano del Novecento ad aver oltrepassato i confini del mondo protestante.