L’autore tratta l’enorme tema della povertà, le opportunità e le limitazioni che s’incontrano nell’aiutare gli indigenti, sferrando un duro colpo alla nostra idolatria e ricordando le parole di Gesù che dice: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35).
Ma come farlo? In che misura? Quando?
Qui si traccia una linea sulla quale il credente sincero può muoversi per aiutare i bisognosi, senza essere lui stesso sopraffatto dalle emozioni e dalla vastità del problema.
Il credente è chiamato anche ad aiutare i poveri, generosamente, gioiosamente e con grazia, per la gloria di Dio. Questo deve essere il motivo ispiratore di ogni nostra azione, anche l’assistenza ai bisognosi. Non quello di mettere in mostra noi stessi o cercare il plauso altrui.