Un libro che propone un viaggio per descrivere il rapporto fra Shakespeare e le Sacre Scritture, attraverso l'analisi di sue quattordici opere teatrali di grande valore estetico.
Così si verrà a scoprire che alcune espressioni shakespeariane sono state genialmente estrapolate tanto dall'Antico quanto dal Nuovo Testamento; a volte nel pieno rispetto dei loro contesti sacri e spirituali, ma a volte con una libertà tale da sconfinare perfino nell'irriverenza.
Inoltre, uno sguardo al rapporto contraddittorio che il drammaturgo ebbe con la cultura ebraica e con quella puritana.