Foreword
Quel lunedì 15 agosto 1988 stava per dare origine a molti grattacapi, ma dava altresì un avvio decisivo alla mia conversione. Il 15 agosto è il giorno che la Chiesa Romana consacra all’assunzione di Maria al cielo ove, incoronata regina, condivide col Figlio il governo dell’universo.
Quel giorno dovevo tenere la mia predica mariana. La Scrittura ci lascia intravedere la lotta che Maria ha dovuto sostenere fra la sua appartenenza alla sinagoga giudaica da una parte e la sua presa di posizione per Gesù dall’altra. È proprio questo suo conflitto e la sua decisione per Gesù, che ha reso per me esemplare la figura di Maria. Come avrei potuto mostrare ai fedeli, che sarebbero venuti alla messa quel giorno, in che modo Maria era divenuta per noi un esempio da imitare? E come avrei potuto chiarire che il culto, reso a Maria dalla Chiesa Cattolica, è in realtà l’abominevole adorazione resa fin dall’antichità alla babilonese dea Semiramide e a suo figlio?
Alcuni giorni prima la mia segretaria mi aveva mostrato degli opuscoli, intitolati ‘Perché piange Maria?’ Alcuni sconosciuti li avevano distribuiti nel villaggio. Il loro contenuto aveva fatto sorgere delle domande, ed alcuni avevano telefonato per sapere cosa ne pensassi. Io ne avevo esaminato il testo ed avevo notato delle basi storiche. Prendendo da esso lo spunto, e sulla base di alcuni testi biblici, preparai la mia omelia mariana. Oltre ai servizi religiosi nella mia chiesa parrocchiale, quel giorno dovevo celebrare due matrimoni con relative messe nella vicina frazione di S.Nicola. Pregai allora la mia segretaria di registrare su cassetta il sermone che avrei tenuto alle 17,30. Mi sembrava opportuno avere un documento sonoro per un soggetto così delicato. Si trattava infatti di un tema che suscita sempre polemiche fra i cattolici e i credenti delle altre comunità cristiane.