Gianni Paderi è nato a Cagliari durante il secondo dopoguerra.
Abituato a una vita lacerata dalla povertà, sopportata con onore dalla combattiva e dinamica madre che, benché analfabeta, fu capace di gestire la famiglia con il piccolo salario del marito, restauratore di mobili. Vestiva i figli con gli indumenti dismessi portati dalle navi americane, che lei rinnovava con grande abilità.
L'esperienza della prima comunione vissuta all'età di dieci anni lo portò al convincimento che nell'ambiente ecclesiastico non c'è Dio, votandosi così all'ateismo. Negli anni '60 si trasferì a Milano in cerca di lavoro e iniziò per lui la difficile, ma pertinace scalata che lo porterà a divenire imprenditore edile, sino a giungere all'incontro più stupefacente della sua vita: quello con il suo Salvatore.