«Quando lavoro con donne in conflitto con un'attrazione omosessuale, nutro una speranza che non si fonda sulla capacità di una donna di eliminare completamente i desideri o l'attrazione per lo stesso sesso, ma sul suo saper guarire e crescere diventando una donna solida e sicura all'interno di una relazione terapeutica altrettanto solida e sicura.
Auspico che una donna possa maturare dando e ricevendo amore in tutte le sue relazioni, e non sia più limitata da schemi relazionali distruttivi. Spero che una donna possa essere liberata dal profondo nucleo di vergogna, odio di sé e disperazione che le impedisce di diventare come Dio vuole che lei sia».