Protagonisti intimamente uniti nel proporre un cristianesimo rinnovato, più spirituale e interiore, Lutero ed Erasmo appaiono, in questo volume, liberi da preoccupazioni di natura retorica, letteraria o di scuola e impegnati unicamente nell'offrire all'uomo, angosciato davanti alla fine imminente, vicinanza e conforto nel nome della fede cristiana.
I due teologi mettono a nudo le preoccupazioni, i sentimenti di smarrimento, la speranza e la fiducia incrollabile in Cristo, da loro stessi avvertiti nel disporsi a "varcare l'ultima soglia". Entrambi si trovano concordi nell'additare all'uomo in fin di vita l'icona rassicurante del Redentore crocifisso, vincitore della morte, mentre suggeriscono l'unica vera fonte di beatitudine nell'ora finale, che è l' incrollabile fiducia nella misericordia del Padre, promessa irrevocabilmente nell'Evangelo e da chiedere con insistenza nella preghiera.
Nel centenario della Riforma, è offerta al lettore una riflessione profondamente ecumenica, capace di mostrare una strada da percorrere insieme, al fianco dell'uomo sofferente e guidati dalla croce di Cristo.