Può ancora avere un senso proporre un problema confessionale in un'epoca di avanzata secolarizzazione quale quella che stiamo vivendo? Non si rischia di affrontare tematiche di cicli culturali superati che non corrispondono più agl'interessi e alle esigenze attuali? E in questa atmosfera disincantata, dopo che la storia ha pronunciato un pesante giudizio contro tutte le incarnazioni di cristianesimo, è pensabile che una Confessione cristiana raccomandi se stessa come vera e fedele in contrasto con altre Confessioni false e infedeli?
Questo libro non intende presentare apologie confessionali o comunque proporre soluzioni religiose ed ecclesiastiche all'uomo moderno in lotta con i suoi problemi e le sue angoscie, ma additare un punto di riferimento che eserciti una funzione critica nei confronti di tutte le sue concezioni, laiche ed ecclesiastiche.