Foreword
ARTE TRA FEDE E RELIGIONE NELL'ITALIA DEL PRIMO MILLENNIO
Nel valorizzare i motivi culturali, specie quelli estetici, riteniamo le espressioni artistiche di valido ausilio per la loro spiritualità nel substrato storico-sociale.
Potremmo definire la attuazione di questo lavoro come una 'personale' Storia dell'Arte, in quanto raccontata e 'sognata' per lunghi anni. sia da docente che da credente durante le ore di lezione negli Istituti superiori ad indirizzo artistico e nei Licei classici.
Da tenere presente che non è stata seguita la falsariga didattica dei tipici manuali o sommari di Storia dell'Arte, né è stata posta alcuna scelta per un determinato orientamento religioso.
Nel corso dello studio le opere d'Arte non sono presentate con stereotipati commenti, visti solo per adesione ad uno stile nel contemporaneo quadro storico, ma in una nuova formula di 'riscoperta' critica nella 'rileUura' estetica integrata dalla parallela conoscenza dei testi biblici, continue fonti di tante tematiche artistiche, pur tuttavia spesso ignorate nella comune cultura storica dell'Arte. La distribuzione della materia e l'analisi degli argomenti sono state necessariamente operate secondo una personale selezione (per la propedeutica dell'insegnamento acquisito) che vorrebbe incontrare, tuttavia, un comune consenso.
Singolare ed equilibrata dovrebbe apparire la correlazione tra lo spirito della civiltà classico-pagana e l'ideologia della spiritualità cristiana nell'idonea esemplificazione dei numerosi riferimenti al contesto biblico.
L'arte, come 'intuizione lirica" (Croce), è evidente espressione di un sentimento volto ad una aspirazione estrinsecata in una rappresentazione: nella produzione paleocristiana, ad esempio, il sentimento più che nella sfera pratica è tradotto nella trascendenza del linguaggio di fede con un fine essenzialmente contemplativo.
Si propone, così, una Storia dell'Arte in un insolito e, riteniamo, interessante rapporto tra fede e religione nell1talia del primo millennio.
La recente pubblicazione di Ruedi-Weber: 'Emmanuel' (Ed. Claudiana) ci riconduce proprio a questa relazione biblico-artistica, anche se con intendimenti a sviluppi diversi dal nostro saggio, culturalmente rivolto ai lettori con basi umanistiche e dottrinali, non però confessionali.
Per le schede bibliografiche, aggiornate, sono stati tenuti presenti soprattutto gli autori italiani.