Il XX secolo è stato definito il "secolo breve", anche se attraversarlo non è stato per nulla facile. Marcella Fanelli nella sua autobiografia ci fa entrare nello sguardo con cui ha guardato al '900, facendoci scoprire che con gli occhi della fede, veramente, si giunge a vedere ciò che a prima vista ci sfugge. Il suo poi non è solo lo sguardo della fede, ma anche uno sguardo pervaso di gioia di vivere. Questo libro appassionerà i lettori, anche quei lettori che non hanno avuto il privilegio di conoscere l'autrice. Questo privilegio è però riservato loro alla fine delle oltre seicento pagine! Il libro è rivolto agli studenti, alle persone che vivono in una chiesa cristiana, a coloro che vantano alle proprie spalle delle generazioni di una fede trasmessa con amore e fedeltà; ma è rivolto anche ai cultori delle storie di vita, a coloro che si interrogano sulle dinamiche sociali che hanno fatto l'Italia e alcune sue componenti culturali come il Protestantesimo italiano del Protestantesimo italiano del '900. I drammi e le speranze di un secolo, la vita vissuta di una famiglia, le vicende dell'evangelimo italiano, si intrecciano e rivivono nella vivida narrazione di una donna dall'umanità intensa e dalla fede salda e critica a un tempo. Da Firenze a Parigi, da Londra a Roma, un'esistenza intessuta di relazioni, di amicizie, di fraternità. Il racconto è sì il ripercorrere, quasi per farne un bilancio, una vita lunga e intensa, ma è anche la testimonianza di una ricerca fruttuosa che potrebbe ben concludersi con le parole del Salmista: "Quel che abbiamo udito e conosciuto e che i nostri padri ci hanno raccontato, non lo nasconderemo ai loro figli; diremo alla generazione futura le lodi del Signore, la sua potenza e le meraviglie che egli ha operate" (Salmo 78:3-4). [Maria Bonafede]