Giudicata per decenni unicamente fenomeno religioso deviante, la Riforma protestante si impone invece a poco a poco come fenomeno fondamentale della cultura moderna. Pur concentrandosi sui temi essenziali della fede cristiana e sforzandosi di ripensarli in termini nuovi alla luce della scienza umanistica del XVI secolo, i riformatori introdussero nell\'Europa cristiana una serie di elementi innovatori che produssero una profonda rivoluzione nella coscienza dei Paesi toccati dal movimento di riforma.Dalla loro attenzione alla lettura ed interpretazione del testo biblico scaturì una inevitabile ed irrefrenabile ricerca di cultura, un\'abitudine alla lettura, la necessità di creare istituzioni in grado di fornire le basi dell\'istruzione.Dalla loro attenzione data alla coscienza del singolo credente e alla fede come atto responsabile è derivata una nuova consapevolezza delle proprie responsabilità personali anche in campo non strettamente religioso.Dalla visione della chiesa come comunità di fratelli più che come istituzione oggettiva è scaturita la coscienza di una fratellanza responsabile, di una condivisione dei compiti, una nuova consapevolezza dell\'interrelazione esistente fra i singoli, una visione della vita che ha contribuito non poco al maturare della democrazia moderna.Ripercorrere le vicende e i dibattiti che hanno accompagnato il cammino della «rivoluzione protestante», come la definiva il grande teologo Paul Tillich, non è solo leggere una pagina di storia ecclesiastica, una vicenda chiesastica, ma significa riscoprire le istanze fondamentali della nostra coscienza di cittadini in nazioni democratiche, consapevoli dei valori che la libertà di coscienza ha dato alla nostra cultura. La storia dei protestanti dal \'500 in avanti è storia di una parte di tutti gli europei di questa fine del XX secolo; conoscerla significa conoscere se stessi e riscoprire una parte della propria identità di cittadini moderni.