Luca era indubbiamente un buono storico, però quando scriveva il suo intento principale era quello di riportare i fatti come adempimento di un fine religioso e teologico. la salvezza di Dio non è senza radici, scaturisce dal suo grande amore per gli uomini, e si manifesta nell'universalità della salvezza. L'amore di Dio è per tutti, e la sua salvezza si sparge per ogni dove. Si può certamente affermare che l'idea di salvezza è la chiave per capire la teologia di Luca.Egli attribuisce grande importanza alla pace, al progetto di Dio a favore degli uomini e si interessa particolarmente agli individui; non pensa al piano divino soltanto come grande movimento di nazioni e di popoli: esso ha operato nella vita di uomini e donne umili, fra bambini, poveri, e gente di cattiva fama - anche i minimi hanno importanza per Dio. Inoltre, per Luca il piano di Dio non si ferma alla croce, ma continua con l'opera dello Spirito Santo, presente in questo Vangelo fin dal suo inizio. Luca sottolinea pure l'importanza della preghiera e della lode. Ci ha dato un Vangelo che canta, un Vangelo di gioia. Il Vangelo termina, come era cominciato, con persone piene di gioia.Quindi risulta chiaro che Luca ha scritto con un intento teologico profondo. Egli vede Dio all'opera per portare agli uomini la salvezza e si rallegra nell'esporne i suoi diversi aspetti. Forse è proprio tutto questo a rendere il terzo Vangelo uno scritto così attraente.