Intorno a questo "manifesto" della Riforma italiana - scritto poco dopo il tentativo di riconciliazione tra cattolici e protestanti alla Dieta di Ratibona da un benedettino di Mantova con l’aiuto dell’amico poeta Marco Antonio Flaminio - ruota gran parte della trama del romanzo Q di Luther Blissett.Scritto dopo il fallito tentativo di riconciliazione tra cattolici e protestanti alla Dieta di Ratisbona, questo "manifesto" della Riforma italiana - opera di un benedettino di Mantova e del poeta Marcantonio Flaminio, oggetto di contrabbandi nel romanzo Q di Luther Blissett - afferma l’unità dei "veri cristiani" oltre i confini delle chiese istituzionali.Più volte ristampato e tradotto, poi distrutto in quasi tutti gli esemplari dall’Inquisizione romana, il trattato presenta con chiarezza il pensiero di Giovanni Valdés e dei riformatori d’oltralpe, recuperandoli, pur senza nominarli, alla tradizione dei Padri della chiesa.Alla radice della nuova vita morale del credente viene posto il "beneficio di Cristo", ovvero la grazia.