...quello che mi ha particolarmente colpito dell'attività evangelistica di Adelma è che era mirata, nel senso che andava dove pensava che il Signore la ispirasse di andare. Non era quindi "fanatica qualunquista" - mi si passi l'espressione - nel senso che non evangelizzava sempre e chiunque, ma la sua evangelizzazione era frutto di preghiera intensa, a cui si disponeva anche col digiuno, come per ulteriormente "spiritualizzarsi" ed essere in intima comunione col Signore che serviva. E questo ovviamente sia di lezione a tutti gli evangelisti...Un altro fatto, poi, m ha colpito: Adelma continuava a prendersi cura delle persone che evangelizzava e che si convertivano - naturalmente nei limiti del possibile e senza nulla togliere alla cura pastorale degli Anziani della chiesa.Adelma non ha mai "scavalcato" nessuno ed agì sempre in perfetta comunione con i ministri della chiesa.Infine non posso che sottolineare il suo profondo amore per la Parola di Dio: la Bibbia faceva parte di lei, come deve far parte di ciascun credente, e specialmente di quelli chiamati ai ministeri di Evangelista e Dottore.(Edoardo Labanchi)