Dopo essere stato liberato per ordine di Ponzio Pilato, Barabba (Anthony Quinn) riprende la sua vita violenta di brigante.
Per aver ucciso uno dei responsabili della lapidazione di Rachele (Silvana Mangano), viene condannato ai lavori forzati.
Una volta liberato giunge a Roma. Nella capitale dell'impero viene arruolato come gladiatore.
Quando Nerone decide di dar fuoco alla città, Barabba viene accusato dell'incendio di un magazzino e nuovamente crocifisso.
Muore sulla croce ripetendo le parole udite sul Calvario: "Mi rimetto nelle tue mani, o Signore".