"L’autore affronta in questo libro uno degli argomenti di cui meno si parla nell’ambiente delle chiese evangeliche in Italia: la dipendenza sessuale e come sconfiggerla.
Ma a chi si rivolge? Senza dubbio a chi soffre di questa dipendenza/peccato, ma anche a chi vive con loro (in particolare i coniugi), a chi si occupa della cura pastorale di queste persone e a chi ne è esente per comprenderla meglio e non caderci a sua volta, evitando anche facili sentenze di condanna per chi vi è invischiato.
La diffusione dei dispositivi mobili di accesso a Internet permette attualmente una maggiore fruizione e una dipendenza dalla pornografia sempre più anonima e nascosta, e per questo molto più comune di quanto normalmente si pensi, anche tra cristiani “nati di nuovo”.
Tipo di dipendenza che crea così tanto imbarazzo e vergogna che anche in situazioni di cura pastorale e/o counseling cristiano emerge a fatica, per la paura del giudizio e il senso di inadeguatezza. Nessuno si vanta mai di guardare pornografia o esserne dipendente!
In questo libro troviamo molti esempi ed esperienze personali (l’autore “ci ha messo la faccia!), ma non è un libro trionfalista. Sono evidenziati i fallimenti nell’applicazione dei tradizionali suggerimenti biblici forniti a chi ha dei comportamenti peccaminosi, e il bisogno profondo di poter parlare con qualcuno che non ci condanni delle nostre lotte interiori.
Essendo una forma di dipendenza, il riferimento a percorsi di auto aiuto, come quelli classici dei 12 passi degli Alcolisti Anonimi, fa da sfondo al percorso di “rinascita spirituale” che l’autore ha fatto per vincere imbarazzo, vergogna, sensi di colpa e fallimento, paura e disprezzo.
L’argomento, difficile da trattare, è complesso, con molte sfaccettature e questo libro mostra alcune delle ripercussioni in quella che è la vita personale, relazionale di coppia, familiare, ministeriale e lavorativa. Vari suggerimenti molto pratici stimolano la riflessione, ma è l’uso intenso ed esteso di testi biblici che ne fanno la struttura portante. Testi considerati frequentemente in maniera diversa da come vengono utilizzati tradizionalmente e che di conseguenza brillano in modo nuovo.
Ma l’aspetto fondamentale, da cui il titolo, è la comprensione e la interiorizzazione della grazia di Dio nella propria vita. Grazia non intesa come permissivismo, ma come accettazione, come strumento di guarigione interiore di quelle ferite e mancanze che frequentemente sono alla base di molte devianze tra cui, appunto, la dipendenza sessuale e la pornografia.
Il libro è scritto al maschile in quanto più frequentemente la dipendenza sessuale da pornografia è vissuta dagli uomini, ma il ruolo della grazia di Dio e del Suo potere terapeutico è coniugabile anche al femminile. Molto interessante, utile e nuova la parte riguardante il ruolo delle mogli (spesso ignorate) e della loro sofferenza e difficoltà che vivono e incontrano nella vita con una persona “dipendente sessuale”, nella sua ammissione, rivelazione e liberazione.
Ringrazio gli editori italiani per il privilegio che mi hanno concesso di leggere questo libro in anteprima!".
Gianfranco Giuni