In questo agile libretto viene messo sotto la lente di ingrandimento, con arguzia e con spirito di finezza, quello che resta ancora un nodo oscuro per molti, credenti e non credenti: il rapporto tra l'esercizio della ragione e l'impegno della fede.
La prospettiva è quella del “rendere ragione”.
I cristiani infatti si difendono “contro” o “verso” chiunque chieda “ragione” o “conto” del perché mettono in gioco la loro vita nella sequela di Gesù che chiamano Cristo. Devono essere pronti a organizzare un discorso che renda conto (apologia) della speranza che hanno in loro.
L’autore ritiene che ci siano almeno tre “ragioni” per cercare con perseveranza le “ragioni” più persuasive legate al credere (al fare apologetica):
- Gli argomenti seri fanno la differenza tra la fede e la credulità. La fede biblica è il contrario della credulità.
- Nell'apologetica si manifesta e si rende concreto l'amore per il prossimo.
- Tramite la ricerca delle ragioni rendiamo gloria a Dio. Si dimostra che lo amiamo con tutta la nostra mente.