Chi è giusto? Con quale parametro si può identificare un giusto? Quali principi dovrebbero caratterizzare il modo di fare di un giusto?
Contrariamente alla tendenza umana per la quale ognuno cerca di discolparsi e di giustificarsi, anche quando ha commesso dei torti, palesi o intimamente nascosti, qui si vuole cercare un principio che caratterizzi senza difetto la figura del giusto. Il principio secondo cui il giusto è il primo accusatore di se stesso aiuta a sgomberare il campo dall'equivoco che il giusto sia colui che, tramite furberie e stratagemmi, cerca di giustificarsi per apparire quello che in realtà ... non è!
Ora, se l'uomo tende a nascondere i propri misfatti, Dio, però, glieli rivela e svela, affinché l'amore per la verità e la giustizia possano portarlo ad ammettere le proprie ingiustizie, e non a nasconderle. Senza un esame di sé stesso attraverso il confronto tra i propri modi di pensare, fare e agire e la Parola di Dio, infatti, l'uomo non saprebbe in quale condizione morale e spirituale si trova dinanzi a Lui.
La Bibbia dice: Colui che misura sé stesso secondo la propria misura e paragona sé con sé stesso, manca di intelligenza (o di giudizio).
Questo libro si propone, appunto, di non lasciare il lettore nell'ignoranza del proprio stato morale dinanzi a Dio, ma di aiutarlo a riconciliarsi con Lui.