La Pentecoste inaugurò una nuova era nell’economia della grazia che era impossibile prima che si adempisse la promessa di Cristo di inviare lo Spirito.
Per questo motivo, in Atti 2:33 leggiamo: Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite.
Alcuni credenti non trovano nessuna giustificazione biblica per una teologia del risveglio spirituale e ritengono che tutto il risalto dato al risveglio distolga da quelle che sono le attuali opportunità.
Secondo questa concezione, l’argomento è stato logorato dai suoi sostenitori e screditato dalle speranze andate deluse.
Eppure, altri restano della convinzione che il risveglio sia l’unica strada per la crescita della chiesa e che un rinnovato adempimento di 2 Cronache 7:14 (Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese) dovrebbe essere sempre la nostra grande aspettativa.
Sullo sfondo di queste diverse vedute, e non abbracciandone alcuna, Iain Murray promuove il modo corretto di pensare, radicato nelle Scritture.