«La competenza linguistica - la padronanza della lingua e la conoscenza dei libri - non costituisce un ornamento, ma una necessità. Si tratta di una conoscenza priva di praticità soltanto dal punto di vista del profitto facile e del potere immediato. Una prospettiva più ampia dimostrerà che soltanto questo genere di competenza può preservare in noi la possibilità di un giudizio fedele su noi stessi, la possibilità di correggerci e rinnovarci. Senza di essa restiamo alla deriva nel presente, tra i relitti del passato, nell'incubo del futuro».
Da Wendell Berry, In difesa della lingua (1970)
«Ciò che ho imparato come agricoltore l'ho appreso anche come scrittore, e viceversa. Ho coltivato da scrittore e scritto da agricoltore. È un genere d'esperienza che si presta con difficoltà a ogni genere di semplificazione. A volte, quando con mio sommo stupore vengo definito un individuo che pratica la "semplicità" (visto che a quanto pare vivo come un "semplice agricoltore"), mi trovo costretto a replicare che ho rinunciato alla vita semplice nel 1964, quando me ne sono andato da New York per venire ad abitare qui».
Da Wendell Berry, Immaginazione in atto (2004)