Rifiutando il giogo dei discorsi "religiosamente corretti", Moser indica i percorsi lungo i quali affermarsi come cristiani nella società del XXI secolo, superando le alternative estreme di una spiritualità solo individualistica da un lato e di un'adesione incondizionata alle convinzioni di un gruppo dall'altro.In una società scissa tra crescenti tentativi di restaurazione autoritaria dei discorsi religiosi e il proliferare di forme di spiritualità individualistica, "Chi osa dirsi cristiano?".Ovvero, chi ha l'ardire di dichiararsi cristiano in tempi di fanatismi e di violenza religiosa?Ma anche, ha l’audacia di dire di sì alla propria fede e al contempo confrontarne le convinzioni con quelle altrui?Per Félix Moser, dirsi cristiano rimanda al coraggio di esporsi e tentare di "rendere conto della speranza che è in noi" (I Pietro 3,5), al coraggio di trasmettere con lealtà e spirito critico l'eredità cristiana ricevuta, affermandone l'essenziale senza trascurare di aprirsi al dialogo interreligioso.