Le Cronache di Narnia - Il Viaggio del Veliero
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Lucy ed Edmund si trovano a Cambridge quando si spalancano nuovamente le porte del regno di Narnia attraverso il quadro di un veliero che inonda la stanza trasferendo tutti (compreso il cugino Eustace) nel mare in tempesta. Insieme al principe Caspian dovranno seguire una stella blu e ritrovare sette lord scomparsi per poter sconfiggere le tenebre. L'incombere delle difficoltà e l'incalzare delle tentazioni renderanno ancora una volta necessario l'intervento del gran leone Aslan.Risucchiati dal dipinto di un veliero nel mare in burrasca, Lucy ed Edmund escono dall'anonima vita di Cambridge per tornare ad essere Edmond il Giusto e Lucy la Valorosa, re e regina di Narnia. Al loro seguito stavolta l'insopportabile cugino Eustace, prolisso, goffo e lagnoso che, una volta trovatosi nella tempesta del favoloso mondo, reagisce istericamente minacciando una denuncia per rapimento. Compila un diario in cui prende in giro tutto l'equipaggio, viene sorpreso dal topo Reepicheep a rubare viveri nella stiva fino a quando l'incalzare delle vicende (dal rischio di essere schiavizzato a quello di essere metamorfosato) non lo condurrà ad assumersi la piena responsabilità dell'esperienza.Ma come mai sono stati chiamati in quel regno se non ci sono più guerre da combattere? Chiedono i due fratelli al ritrovato principe Caspian. La risposta non sarà immediata e trapelerà un po' alla volta col disvelarsi del mistero della sorte dei sette lord scomparsi, precipitando ogni protagonista in un fitto reticolo di esperienze che celeranno messaggi individuali e universali. Ancora una volta ci sarà da stupirsi con i personaggi desunti dai bestiari mitologici; oltre ai già noti fauni e al minotauro, che alla prima asserzione farà svenire Eustace, eccoci alle prese con sirene trasparenti, draghi, bestie invisibili con un piede solo, mostri marini giganti. E poi il serpeggiare di una nube verdastra spiegata come un ‘sacrificio' che fa svaporare tutte le creature nel nulla. Cambia stavolta la dimensione del male. Non più qualcosa di puramente esterno da sconfiggere con spade e incantesimi ma una dimensione interiore, una ‘tentazione' da riconoscere dentro di noi e portare alla luce. La temuta isola delle tenebre che corrompe i giusti e cerca di gettare il mondo nell'oscurità altro non è che male puro, alter-ego del vaso di Pandora dove affiorano paure e fragilità ataviche.Clive Staples Lewis, irlandese d'origine calvinista convertitosi alla fede anglicana durante la Grande Guerra, affronta ancora nel terzo episodio della sua saga il conflitto universale tra il Bene e il Male. Il cambio di regia da Andrew Adamson a Michael Apted segna una svolta meno criptica e più palesemente spirituale. Di una spiritualità intesa come messa in discussione di se stessi, ricerca del valore per cui valga la pena vivere. “Se volete sconfiggere le tenebre dovete sconfiggere le tenebre dentro di voi” viene suggerito ai protagonisti. Proprio perché nemo dat quod non habet, per riportare la pace e condurre il mondo alla salvezza la vera guerra da combattere deve essere quella interiore. Il male non si può eludere, anzi diventa occasione per sperimentare se stessi, conoscersi, temprarsi ed edificare certezze più grandi. Anche per Eustace non è più tempo per i capricci e la sua maturità verrà segnata da una inaspettata metamorfosi. Il mondo reale e il mondo di Narnia, così apparentemente distanti, entrano in osmosi come il mondo della coscienza e quello dell'inconscio dove i grandi temi prendono una forma archetipica attraverso la simbologia dei personaggi. Per quanto riguarda la discussione su Aslan, interpretato da molti come figura Christi, sono innegabili certi richiami evangelici; l'attesa messianica della salvezza, il sacrificio, la resurrezione, la tentazione. E ancora: Aslan giunge solo se invocato, aiuta a riconoscere e a sconfiggere la tentazione, pronunciato il suo nome le tenebre si squarciano di luce facendo fuoriuscire una colomba, e nelle dichiarazioni finali sembra alludere a un noto versetto del Vangelo di Giovanni.
ISBN: 8010312093487
Producer: 20th Century Fox
Original Title: The chronicles of Narnia: the voyage of the dawn treader
Product Code: 8010312093487
Number of discs: 1
Language: Italian

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Apted Michael
Michael Apted (Aylesbury, 10 febbraio 1941) è un regista britannico. Nato nel Buckinghamshire, studia diritto e storia all'Università di Cambridge. Inizia la sua carriera lavorando per la televisione, collaborando con la Granada Television, provinando bambini per la realizzazione di cortometraggio da lui diretto. Debutta sul grande schermo nel 1972 dirigendo Triplo eco con Glenda Jackson e Oliver Reed, ma conosce la popolarità grazie al film La ragazza di Nashville, film che ottiene ben sette nomination agli Oscar. Negli anni successivi dirige film come Gorilla nella nebbia, Occhi nelle tenebre, Nell e Il mondo non basta. Nel 2001 dirige Enigma, mentre nel 2006 realizza Amazing Grace. Per la televisione ha diretto e prodotto alcuni episodi della serie televisiva Roma. Nel 2010 ha diretto Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero. Dal 2003 è presidente della Screen Directors Guild.

Clive Staples Lewis (C. S. Lewis)
Clive Staples Lewis (C. S. Lewis)

Clive Staples Lewis, meglio noto come C.S. Lewis, (1898-1963) fu uno scrittore ed autore di una quarantina libri, molti dei quali sull'apologetica cristiana. La sua opera più famosa rimane forse Chronicles of Narnia (Le Cronache di Narnia), una serie di sette libri divenuti ormai un classico della letteratura fantasy.

L'istruzione era molto importante nella famiglia di Lewis ed anche i suoi genitori erano ben istruiti. Tutti in famiglia erano avidi lettori e Clive era una sorta di prodigio: all'età di tre anni aveva imparato a leggere e a 5 anni già iniziava a scrivere storie di terre fantastiche con animali bizzarri.

Dopo aver ricevuto una prima istruzione domiciliare, sia Clive che il fratello furono mandati in collegio. In seguito, vinse una borsa di studio ad Oxford.
Dopo aver prestato servizio durante la prima guerra mondiale, iniziò gli studi classici ad Oxford dove raggiunse brillanti risultati e completò gli studi in Llingua e letteratura Inglese in un solo anno invece dei canonici tre.

Dal 1925 al 1954 occupò la posizione di tutor al Magdalen College di Oxford e dal 1954 al 1963 insegnò Inglese medievale e rinascimentale presso l'università di Cambridge.

Da giovane, Lewis voleva diventare un poeta, ma dopo alcune prime pubblicazioni di non molto successo optò per scritti intellettuali e narrativa in prosa.
La sua prima opera pubblicata di questo genere fu The Pilgrim’s Regress: An Allegorical Apology for Christianity, Reason, and Romanticism, un racconto della sua ricerca della fonte dei suoi desideri dei suoi primi anni che lo hanno portato da adulto ad accettare la fede cristiana. Da adolescente lewis aveva rigettato la fede e aveva vissuto da ateo nel corso dei suoi 20 anni, per poi tornare al cristianesimo nel 1931, in parte grazie alla vicinanza del suo amico J.R.R. Tolkien. Lewis descrisse queso cambiamento nella sua autobiografia Surprised by Joy (in italiano pubblicato come Sorpreso dalla gioia), un resoconto della sua vita intellettuale e spirituale dei suoi primi 30 anni.

La sua prima opera narrativa di successo fu Out of the Silent Planet (in italiano Lontano dal pianeta silenzioso), un romanzo in cui Lewis inserì temi e allusioni cristiane. A questo fecero seguito Perelandra e That Hideous Strength (Quell'orribile forza). Insieme formano una trilogia scientifico-narrativa, incentrata sulla figura di un uomo che viaggiando da un pianeta all'altro rimane coinvolto in una battaglia cosmica tra bene e male.
A questi seguì The Abolition of Man (L'abolizione dell'uomo).

Nello stesso tempo, stava anche diventando conosciuto nei circoli letterari, pubblicando inizialmente articoli e recensioni di libri. Il suo primo libro di stampo intellettuale, The Allegory of Love: A Study in Medieval Tradition, consacrò la sua reputazione come figura guida della letteratura britannica. A questo seguirono ulteriori libri sulla letteratura.

The Problem of Pain (Il problema della sofferenza) e quattro serie di programmi radio durante la seconda guerra mondiale (poi raccolti ne Il Cristianesimo così com'è) lo portarono ad essere riconosciuto come un esponente laico dei principi cristiani. A questi fecero seguito The Screwtape Letters (Le lettere di Berlicche), uno scritto in forma epistolare su come far cadere un giovane credente appena convertito, divenuto presto un bestseller. Tra gli altri libri a difesa del cristianesimo ci sono: Miracles: A Preliminary Study (Miracoli, uno studio preliminare), Reflections on the Psalms e The Four Loves (I quattro amori).

Nel 1950 Lewis pubblicò il primo volume della serie di Narnia cui seguirono gli altri sei, in cui descrive il conflitto tra il bene e il male nel regno di Narnia, unificato dal leone Aslan, che rappresenta il Figlio di Dio.
A Le cronache di Narnia seguì Till We Have Faces: A Myth Retold, il meno conosciuto dei suoi romanzi, ma il più apprezzato dalla critica.

Più tardi Lewis sposò Joy Davidman Gresham, una donna americana che si era convertota in parte anche leggendo i suoi libri. Sei mesi dopo le fu diagnosticato un tumore in stato avanzato che andò in remissione per poi tornare e spegnerla definitivamente quattro anni dopo, tre anni prima della morte di Lewis.

Nel 1963, l'anno della sua morte, Lewis scrisse quello che sarebbe stato il suo ultimo lavoro (pubblicato postumo): Letters to Malcolm, in cui affronta problematiche legate alla preghiera, alla liturgia, all'adorazione e alla dottrina, e si ritirò dalla sua carica a Cambridge, per poi morire pochi mesi dopo.


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