Un figlio di Dio ha una prerogativa: essere tutto quello che Dio lo chiama ad essere.Ogni tentativo di trovare soddisfazione altrove risulterà in una perdita di tempo, mancanza di forza soprannaturale, incapacità di fluire nei propri doni. L'identità del credente in altre parole è la chiave per entrare nel proprio destino in Dio e per vivere la vita abbondante che Gesù é venuto a portarci.Conoscere Cristo,Conoscere quel che ha fatto per me,Conoscere me alla luce di quest'opera meravigliosa.Se non passo per questo processo difficilmente entrerò a pieno nel progetto, piano e destino che Dio ha per me.La forza del credente risiede nella sua identità ricevuta da Dio nella nuova nascita. Il cambiamento più grande e radicale per un figlio di Dio avviene nel momento della nuova nascita, dove lo spirito dell'uomo in un batter d'occhio viene reso da Dio perfetto, giusto, santo. L'uomo terreno viene connesso al cielo per mezzo dello Spirito Santo; il celeste invade il terrestre; il divino, l'immortale, l'eterno, ingloba il fragile e limitato umano mortale, risultando in un nuovo uomo, una nuova specie, una nuova categoria di uomo: un uomo in Cristo.Un uomo in Cristo è dunque il capolavoro di Dio, un opera d'arte non di questo mondo, un essere con i piedi sulla terra ma con il capo su nel cielo, un solo corpo con il risorto Signore Gesù Cristo, una sola cosa con il suo Spirito Santo. Un tale essere è l'invidia dei principati e delle podestà, è il trionfo e il proseguimento dell'opera compiuta da Cristo sulla terra, è la sua stessa progenie.