«La capacità di incontrare l'altro in quanto uomo, riconoscere nella fede e nel pensiero del prossimo un sincero tentativo di risposta alla domanda di significato propria di ciascuno, è l'aspetto essenziale della presenza cristiana nella storia. Perciò strappare tale presenza da ogni luogo dove, in forma embrionale o consistente, essa si manifesta, coincide con il venir meno di un pluralismo sostanziale. Senza i cristiani non c'è salvaguardia per qualunque altro tipo di esperienza. Viceversa, difendere le minoranze cristiane da persecuzioni e discriminazioni, rivendicarne il diritto alla dimensione comunitaria nella società, vuol dire porre le premesse per uno sviluppo pienamente democratico della convivenza tra gli uomini.»(Mario Mauro)