CH. Dodd è uno dei più noti studiosi di Nuovo Testamento, universalmente riconosciuti. Questo che presentiamo è l'ultimo dei molti libri che il Dodd ha scritto con intento insieme scientifico ed apostolico e ne è il coronamento.
È un libro veramente bello, di una estrema semplicità: l'autore vi sa unire armonicamente lo sicurezza di giudizio e lo piacevole lettura. Egli simpatizza, ammira ed ama lo persona di Gesù che presenta. Però lo fa da storico coscienzioso.
Nella lettura di questo libro bisognerà perciò tener presenti lo prospettiva sotto cui considera lo persona di Gesù e il pubblico cui si rivolge.
Egli vuol presentare Gesù non solo ai credenti, ma anche ai non credenti e vuoi far capire loro come mai Gesù è il fondatore del cristianesimo e in modo singolare.
Proprio per questo sceglie lo prospettiva dello storico rigoroso, anche se non in senso positivistico.
La storia infatti è data dal fatto più il senso profondo del fatto. Non vuoi fare il teologo, ma lo storico che legge il senso dei fatti fino alla soglia del mistero.
Evidente, appare lo sua illuminata prudenza nel trattare lo risurrezione: non è una vaga esperienza mistica, ma l'esperienza (anche se non diretta) di un fatto, un fatto nuovo, che sta alla base di un nuovo popolo.
(Giuseppe Segalla)