Quella di Donatella Gay Rochat è una ricerca, basata sul confronto di testimonianze dirette, sul primo periodo della guerra partigiana nelle Valli valdesi del Piemonte - teatro nei secoli di dure lotte in difesa del protestantesimo - a cui ambiente geografico, economico-sociale e religioso conferirono caratteri propri: in queste valli la lotta antifascista fu preparata spiritualmente dalla libertà di coscienza protestante per cui cattolici, agnostici e valdesi vissero fianco a fianco condividendo gli stessi ideali di libertà.
Come scrive Alberto Cavaglion, il libro di Gay Rochat ha l'"indiscusso merito di predisporre una narrazione anti-eroica" che "non si nasconde davanti a verità scomode".