Figlio di un cattolico e di una valdese, Giovanni Miegge (1900-1961) resta uno dei maggiori teologi italiani del ventesimo secolo, senz'altro il nome più significativo in ambito protestante, se non altro per la rivoluzionaria biografia teologica di Lutero pubblicata nell'immediato dopoguerra da Claudiana e in seguito riedita da Feltrinelli.
L'autrice propone un'attenta ricostruzione del pensiero filosofico-teologico ed etico di Miegge, pensiero costantemente interessato alla dimensione sociale e quotidiana dell'esistenza, seguendo il duplice binario che lo caratterizza: quello strettamente teologico-pastorale, con l'adesione alla teologia dialettica di Karl Barth, da un lato, e quello del confronto con la cultura del tempo, laica e non, dall'altro, in particolare il dibattito con esistenzialismo, spiritualismo, liberalismo, storicismo e materialismo.
Un percorso di fede e ragione.