Si sa che la storia religiosa italiana ha registrato forme di spiritualità opinabili. Anche al tempo della Riforma, chi prendeva le distanze dal cattolicesimo romano scivolava spesso verso posizioni dottrinalmente discutibili e anche eretiche.
L'eccitazione per la scoperta della Parola di Dio e una certa irrequietezza personale non erano sempre sottomesse all'autorità e allo studio della Scrittura. Si delinevano così forme di cristianesimo che coglievano alcuni aspetti e deviavano su altri.
Con Zanchi non si ha a che fare con un libero pensatore, ma con un autentico pensatore capace di incarnare e tradurre l'eredità dei riformatori.