A oltre cent'anni dalla pubblicazione presso la casa editrice Claudiana (1895), viene proposta la ristampa anastatica, con nuova introduzione di Carlo Papini, la documentata e bella biografia, a cura di Emilio Comba, del vescovo di Torino Claudio. E' proprio all'affascinante figura di questo vescovo carolingio, infatti, che nel 1855 il pastore Jean-Pierre Meille si ispirò per dare il nome alla nuova Tipografia valdese aperta a Torino e in seguito all'editrice protestante Claudiana. Di origine spagnola, Claudio di Torino (ca. 780 - 828) può essere considerato un "precursore" del valdismo medievale: caso unico nella storia del cristianesimo, fu iconoclasta severissimo, oppositore del culto dei santi, della Madonna, delle reliquie e della croce. Pur criticando i pellegrinaggi a Roma e contestando i poteri pontifici, non venne tuttavia mai sospeso nè condannato, restando fino alla morte l'esegeta biblico ufficiale dell'Impero d'Occidente nonchè uno stimato predicatore e autore di commentari.