Il Codice Da Vinci - Verità e menzogne
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Molti lettori del best seller internazionale "Il Codice Da Vinci" hanno accolto con perplessità e forse anche con sgomento, le tesi storiche sullo sfondo del romanzo di Dan Brown, che minano le fondamenta dell'ortodossia cristiana, e si sono chiesti quale verità si celi dietro la finzione narrativa. Darrell L. Bock, teologo americano, studioso di storia antica e insigne biblista, confuta con dovizia di argomentazioni storiche e filologiche la ricostruzione delle origini del cristianesimo alla base del thriller e risponde agli interrogativi inquietanti sollevati dal romanzo. Chi era davvero Maria Maddalena? Fu la sposa di Gesù e madre della sua progenie, oppure Gesù, che le Scritture descrivono come uomo non sposato, non seguiva le tradizioni ebraiche? Possono i vangeli gnostici aiutarci a sciogliere il mistero della figura storica di Gesù? Ancora, e come, quando e perchè la chiesa ha ritenuto canonici, cioè ispirati da Dio, solo i quattro vangeli escludendo altre testimonianze della chiesa primitiva sulla vita di Cristo? Rispondendo a questa e altre domande Bock spiega le ragioni del successo editoriale del romanzo e si erge a un'accorata difesa della fede cristiana.
ISBN: 9788834417553
Producer: Armenia
Product Code: 9788834417553
Dimensions: 145 x 223 x 18 mm
Weight: 0,340kg
Binding: Copertina rigida
Number of pages: 187
Language: Italian

Book contents

Prefazione; Introduzione; Perchè un'indagine di carattere storico su un libro di narrativa? CHI ERA MARIA MADDALENA? - Maria nel Nuovo Testamento; Maria Maddalena nel Nuovo Testamento; Maria Maddalena nei principali testi extrabiblici; Maria Maddalena era una prostituta? Che cosa possiamo dire di Maria di Magdala? GESU' ERA SPOSATO? - Uno sguardo alla pretesa secondo la quale Gesù era sposato; Gli argomenti a favore del celibato di Gesù; Che cosa si può dire in merito all'ipotesi che Gesù era sposato? IL FATTO DI ESSERE CELIBE AVREBBE MESSO GESU' IN CONFLITTO CON LA RELIGIONE EBRAICA? - Altri testi ebraici sul celibato e sul rapporto tra i sessi; Gesù, celibato e sessualità; Che cosa possiamo dire riguardo al celibato e alla sessualità di Gesù; Valutiamo attentamente dove ci conduce la nostra indagine; I COSIDDETTI VANGELI SEGRETI O GNOSTICI CI AIUTANO A CAPIRE GESU'? - Le credenze scoperte negli altri vangeli e nei testi relati; Gli attuali richiami a queste scritture; Che cosa possiamo dire dei vangeli segreti? COME FURONO ASSEMBLATI I VANGELI DEL NUOVO TESTAMENTO - La divinità di Gesù: accolta per convinzione o messa ai voti? Il canone e la formazione del Nuovo Testamento; Che cosa possiamo dire dei quattro vangeli come parte del canone? IL RUOLO ONORATO DI APOSTOLO DI MARIA MADDALENA CORRISPONDE ALLE PRETESE DELLA NUOVA SCUOLA? - Come viene usata Maria Maddalena: il nuovo codice dietro il Codice da Vinci; Uno sguardo innocente alla "nuova" scuola e alle sue rivendicazioni; Quale uso dovremmo fare delle scoperte dei nuovi vangeli? In che cosa concordano le nuove scritture e quelle canoniche; Maria e il primato delle donne; Che dire di Maria, l'apostolo degli apostoli? Che cosa possiamo dire di Maria Maddalena e del ruolo dei sessi nella chiesa primitiva? CHE COSA RESTA DEL CODICE DA VINCI? - La tesi della "grande congiura" nel Codice da Vinci; La scoperta delle carenze nelle tesi fondamentali del Codice Da Vinci; Che dire di quello che resta del Codice Da Vinci? Che dire del codice dietro il Codice Da Vinci e della nuova corrente accademica che lo alimenta? Perchè infrangere il Codice Da Vinci? IL VERO CODICE DI GESU' - Esaminando il codice della vita; Il divino codice di Gesù; Che cosa ci dice Maria Maddalena.

Sample chapter

Codice 1 - Chi era Maria Maddalena?
Partiamo dalla donna chiave nella nostra indagine: Maria di Magdala. Nel Codice da Vinci, è la moglie di Gesù, oltre che la madre dei figli di lui; il che è un segreto che la chiesa voleva tenere nascosto per proteggere la divinità del Cristo. Nel romanzo Maria viene direttamente collegata al Santo Graal. L’associazione deriva dall’idea di una sacra discendenza reale (pag. 292), il Sangreal. Un gioco di parole sul termine Sang Real ci riporta al Santo Graal o San Greal. L’ipotesi formulata è che la leggenda del Santo Graal in realtà alluda alla sacra progenie generata da Gesù e Maria Maddalena, e poi trasferitasi in Francia. Il concetto viene espresso nel saggio Holy Blood, Holy Grail quale ipotesi. Nei fatti, la connessione diretta tra Maria e il Santo Graal non è che un tardo sviluppo della leggenda del Santo Graal. Inoltre, il gioco di parole su cui è basato risale al periodo medievale e non ha niente a che vedere con il significato originario del termine.
Nel Codice da Vinci, si sostiene che Maria sia stata raffigurata nel Cenacolo di Leonardo. La prova è la forma a V, alla sinistra di Gesù guardando l’affresco (pag. 287), che è il simbolo del sacro femminino; la figura dall’aspetto femminile alla sinistra della V è Maria di Magdala (pag. 286). Leonardo conosceva il segreto della discendenza divina e ne lasciò un indizio nella sua opera. è da questo dettaglio che il romanzo prende il titolo: Il codice da Vinci, per l’appunto. Tutte queste idee affiorano verso la metà del libro (pagg. 284-303). Dunque, logicamente, Maria è la persona dalla quale iniziare la nostra trattazione. Chi era costei? Qual era la sua relazione con Gesù?
Maria Maddalena possiede da sempre un certo alone mistico. Negli anni sessanta è stata spesso la figura principale dei musical incentrati su Gesù. L’interesse nei suoi confronti non è mai venuto meno e riflette una curiosità rimasta legata al personaggio quasi fin dal principio. In parte la ragione di tale attenzione risiede nel fatto che in realtà siamo in possesso di scarse notizie su di lei. Un elemento tipico delle storie come quella di Maria è che quando si hanno poche informazioni si ha il desiderio di approfondire l’argomento. Dimostrare o confutare tutto ciò che si è ipotizzato sul suo conto è un’impresa ardua. Procederemo quindi per gradi, un passo per volta. Ora prenderemo in considerazione solo le eventuali relazioni di parentela di Maria Maddalena con Gesù, l’elemento chiave nella tesi sostenuta nel romanzo. In un capitolo successivo torneremo a Maria, esplorandone gli aspetti simbolici rispetto alla nostra cultura.
Maria nel Nuovo Testamento
Maria è una delle sette donne che portano questo nome nel Nuovo Testamento, la maggior parte di loro viene distinta grazie a ulteriori connotati:

1. Maria, la madre di Gesù (Luca 1,30-31)
2. Maria di Betania (Giovanni 11,1)
3. Maria, la madre di Giacomo, che non era il fratello del Signore (Matteo 27,56)
4. Maria, la moglie di Cleofa (Giovanni 19,25)
5. Maria, la madre di Giovanni Marco (Atti 12,12)
6. Una non meglio identificata Maria (Romani 16,6)
7. Maria Maddalena, caratterizzata dal riferimento al paese natale, Magdala (Luca 8,2).

Tali elementi ci aiutano a distinguere le singole persone della lista. Non vi è alcuna esitazione a menzionare i legami di parentela di ciascuna Maria per differenziarla dalle altre. Spesso il legame ad un individuo di sesso maschile è l’elemento caratterizzante, come nel caso della madre di Gesù, della madre di Giacomo, della madre di Giovanni Marco e specialmente della moglie di Cleofa. Il che rifletteva la cultura patriarcale del I secolo, incentrata sulle figure maschili. Il fatto di nominare delle donne accostandole a un maschio si rivelerà un punto significativo nel momento in cui prenderemo in considerazione il problema se Gesù fosse sposato o meno.
In realtà, Maria è la versione moderna del nome ebraico Miriam, estremamente comune all’epoca; il che può rivelarsi fonte di confusione. Maria Maddalena non era accostata ad alcuna figura maschile, benché lo si sarebbe potuto fare benissimo se si fosse scelto di enfatizzare il fatto. Piuttosto, era Magdala, il suo paese d’origine, a identificarla. Dunque, Maria Maddalena era Maria di Magdala, che corrisponde probabilmente all’attuale Migdal, ubicata nei pressi del Mare di Galilea, in Israele. La parte preponderante del magistero di Gesù si svolse proprio in quell’area.

Maria Maddalena nel Nuovo Testamento

I passi biblici che trattano di Maria di Magdala si dividono in quattro gruppi.
In primo luogo, Maria era una seguace che aveva tratto beneficio da un esorcismo operato da Gesù e faceva parte di una comitiva di donne che viaggiava con lui e i suoi discepoli (Luca 8,1-3). Il fatto che Gesù fosse accompagnato da un gruppo di donne non era insolito; certo sarebbe stato più strano se la Maddalena l’avesse seguito da sola con il gruppo dei discepoli.
Secondo, Maria era presente presso la croce, quale testimone senza dubbio rattristata per la sorte di Gesù (Matteo 27,55-56 accanto alla madre di Giacomo il minore e di Joses, e a Salome, madre degli Zebedei; Marco 15,40-41; Giovanni 19,25). In tutti i casi non era sola, ma faceva parte di un più largo seguito di donne. Matteo le descrive come quelle che avevano seguito Gesù dalla Galilea per assisterlo. Marco identifica le donne come un gruppo di persone che lo accompagnava in Galilea e lo serviva. Maria non era una figura isolata, e molte delle donne presso la croce erano legate a maschi ben individuati. Se ci fosse stata una connessione di qualsiasi genere fra Maria e Gesù, questi antichi testi avrebbero avuto innumerevoli occasioni per chiarire il ruolo di Maria Maddalena.
Terzo, alcuni scritti la collocano presso la croce sia durante sia dopo la deposizione (Matteo 27,61 con l’«altra» Maria; Marco 15,40 con Maria, la madre di Giacomo il minore e Joses, e con Salome, assieme a molte altre donne). In altre parole, le donne citate si distinguevano tra tutte le altre. Ancora una volta, Maria non è una figura isolata.
Quarto, tutte le restanti citazioni bibliche dipingono Maria Maddalena come testimone della resurrezione. Secondo Matteo 28,1, tornò con l’«altra» Maria per ungere il corpo di Gesù che evidentemente si aspettavano di trovare ancora nel sepolcro il terzo giorno dopo la crocifissione. Marco 16,1 presenta parimenti una lista che comprende Maria, la madre di Giacomo, e Salome. Nelle traduzioni in riferimento a Marco 16,9, la Maddalena viene menzionata come colei alla quale apparve Gesù e come beneficiaria di un esorcismo; si combina in tal modo ciò che riferiscono gli altri racconti della resurrezione e ciò che Luca 8 riporta altrove. (è in corso un dibattito accademico sul fatto se i passi di Marco compresi in 16,9-20 in origine facessero parte di questo vangelo, ma tutto ciò non deve ostacolarci, dal momento che i passi in questione non aggiungono nulla rispetto agli altri versetti che non sono oggetto di contestazione.) Luca 24,10 nomina Maria come membro di un gruppo – Giovanna, citata in Luca 8,2-3, e la madre di Giacomo, oltre a un insieme non meglio identificato di «altre» donne – che annunciò la resurrezione di Gesù agli apostoli e ad altri. Nessuno al momento prestò fede al loro racconto. I testi biblici risultano sorprendentemente onesti nell’ammettere che i discepoli non si aspettavano la resurrezione di Gesù.
Di gran lunga più drammatico risulta il racconto dell’apparizione di Gesù a Maria in Giovanni 20,11-18; è l’unico punto del Nuovo Testamento in cui Gesù e Maria Maddalena si ritrovano assieme, soli. Lei si stringeva a lui, tanto che Gesù dovette pregarla di lasciarlo andare. Un tale comportamento era del tutto insolito nell’ambito della cultura giudaica e sarebbe stato motivo di biasimo in circostanze normali, dal momento che le dimostrazioni pubbliche d’affetto tra persone non legate da vincoli di parentela generalmente non erano ben accette, eccezion fatta per un saluto quale il bacio santo (Romani 16,16). L’emozione del momento fece sì che Maria, per via della gioia e della sorpresa, abbracciasse Gesù. Non vi era alcun risvolto sessuale nell’accaduto, come alcuni hanno suggerito. La donna si limitò a reagire in maniera del tutto spontanea, salutando la sorprendente e nuova esistenza del Cristo con un abbraccio. La reazione risulta comprensibile se si pensa che Maria credeva che Gesù fosse morto e perduto per sempre, e che credeva d’aver già salutato per l’ultima volta il maestro che aveva impresso una svolta alla sua vita.
Maria lasciò la scena, testimone della resurrezione di Gesù (Giovanni 20,18) e trasmise l’annuncio che il risorto le aveva raccomandato di proclamare. La donna non era un apostolo in senso tecnico come i Dodici che Gesù aveva nominato per guidare i discepoli, ma lo era in senso lato, quale «inviato, messaggero incaricato». Torneremo sul ruolo degli apostoli in un successivo capitolo. è questo il punto più importante riguardo a Maria nei vangeli.
Ecco l’elenco completo dei riferimenti a Maria Maddalena nel Nuovo Testamento: undici passi in totale (dodici, contando Marco 16,9). Maria era una discepola e seguace itinerante di Gesù fra un gruppo di altre donne. Non è mai stata legata a lui in alcun altro senso. Benché altre donne fossero associate a figure maschili a causa di vincoli di parentela, Maria non lo era. Fu solo testimone della crocifissione, della sepoltura e della resurrezione. Nient’altro.

Maria Maddalena nei principali testi extrabiblici

I padri della chiesa
I primi riferimenti dottrinali – eccezion fatta per gli gnostici e i materiali connessi, che prenderemo in esame separatamente in seguito – non si discostano dalla medesima impostazione: Maria era una fedele seguace di Gesù che fu testimone della sua morte, sepoltura e resurrezione.
Vi è un interessante testo di Ippolito, padre della chiesa del III secolo. (L’espressione «padre della chiesa» indica i principali capi religiosi nel corso dei primi secoli della storia ecclesiastica.)
Occorre innanzitutto premettere che tra i primi cristiani vi è un cenno a Maria quale «apostolo per gli apostoli» (Ann Graham Brock, Magdalene, The First Apostle, pag. 1). Alcuni sostengono pure che il termine si riferisca al riconoscimento di un ruolo autorevole di Maria nell’ambito della chiesa (Brock, pag. 161, n. 2), ma uno sguardo più attento dimostra che l’ipotesi è fuori luogo, né il titolo viene attribuito a una singola persona. Difatti, sembra che cominci ad essere assegnato solo a una ben individuata persona, sia pure in maniera non chiara, nel Medioevo, intorno al X secolo. Il rilievo riguardo al ruolo deriva dal fatto che Maria fu tra i primi a vedere Gesù.
L’osservazione di Ippolito appare nel suo commentario al Cantico dei Cantici 24-26 (noto anche come il Cantico di Salomone) e recita: «Affinché le apostole non dubitassero degli angeli, il Cristo stesso venne a loro acciocché diventassero apostoli di Cristo e con la loro obbedienza emendassero il peccato che fu di Eva… Il Cristo si mostrò agli apostoli (maschi) e disse loro: … “Fui io ad apparire a quelle donne e ad inviarvele come apostoli”».
Il che allude al ruolo di testimoni incaricate di tutte le donne che sperimentarono la visione del sepolcro vuoto, benché il passo di Ippolito si riferisca specialmente a Marta e a Maria. Questo testo a commento del Cantico di Salomone ci fornisce un altro dettaglio. Le donne che testimoniarono il Cristo risorto sono associate con l’idea che la chiesa nel suo complesso sia la sposa di Cristo (Efesini 5,22-33). (Il Cantico di Salomone venne spesso interpretato dai primi cristiani come un’allegoria del matrimonio spirituale fra Gesù e la sua chiesa.) Quelle donne, dunque, rappresentano la chiesa nella sua totalità, ma nelle osservazioni di Ippolito si tratta pur sempre di un gruppo di persone. Quindi, Ippolito c’informa che donne come Maria Maddalena funsero da testimoni riconosciute della resurrezione di Gesù. Ritorneremo su questo testo nel Codice 6.
Negli altri documenti dei padri della chiesa non c’è niente di particolarmente interessante riguardo a Maria, che viene descritta in termini del tutto equivalenti a quelli dei vangeli.

I più importanti testi gnostici sul bacio di Gesù a Maria
Tutt’altro genere di testi ci giunge dalle fonti cristiano-gnostiche, che enfatizzano l’insegnamento diretto dei misteri. Discuteremo degli gnostici in maniera più dettagliata nei Codici 4 e 5, sennonché un noto brano descrive Gesù mentre bacia Maria (Vangelo di Filippo 63,32; 64,10). Il testo in questione venne composto nella seconda metà del III secolo, ben duecento anni dopo l’epoca di Gesù. Vi troviamo la descrizione di Maria come «compagna» di Gesù. Di tutti i passi che potrebbero suggerire che Gesù era sposato, questo è il caso potenzialmente più eclatante.
Tuttavia, la parte più importante del testo, i versetti 63,33-36, presenta delle lacune e recita: «… la compagna del [Signore] è Maria Maddalena. [il Signore amava lei] più di [tutti] i discepoli [e spesso] le dava un bacio sulla [bocca]». Le parentesi indicano i salti nel manoscritto, che essendo deteriorato non può essere letto per intero. Un bel mistero da risolvere!
Occorre una discreta abilità per lavorare con gli antichi testi mutili. Talvolta sorgono delle autentiche dispute sul loro contenuto originario. In alcuni casi, dove le parole sono date tra parentesi, possiamo dedurle in base al contesto e alla lunghezza delle lacune. Gli specialisti ipotizzano quale particolare parola vada inserita nell’interruzione in base al numero delle lettere mancanti, poi traducono il tutto. Per esempio, prendiamo la frase «Mia moglie mi ha mandato al super[…] comprare delle uova»; ragionevolmente, si può supporre che la frase completa sia: «Mia moglie mi ha mandato al supermercato a comprare delle uova». Tuttavia, nei casi in cui sono possibili diverse opzioni, non si può mai essere sicuri del risultato.
In questo brano specifico, taluni sostengono che Maria potrebbe aver ricevuto il bacio sia sulla guancia sia sulla fronte, dal momento che entrambi i termini si adattano al salto. Altri preferiscono interpretarlo come un bacio sulla bocca per via di un’analogia con il Vangelo di Filippo 58,34-59,4: «… dalla bocca, [poiché] se il Logos viene da quel luogo, egli nutre dalla sua bocca e sarà perfetto. Il perfetto, infatti, concepisce e genera per mezzo di un bacio. è per questo che noi ci baciamo l’un l’altro. Noi siamo fecondi dalla grazia che è in ognuno di noi».
Tale seconda lettura di Filippo 63,33-36 viene presentata in The Gospel of Mary of Magdala di Karen King, docente presso l’Università di Harvard, che opta per un bacio sulla bocca per analogia con Filippo 58-59 (pag. 204 n. 50). L’analisi della studiosa inoltre si amplia fino a sostenere che, benché esista, a suo dire, un esplicito accenno a un bacio sulla bocca in Filippo 63, i versetti in Filippo 58-59 alludono a un bacio in segno di fratellanza fra credenti, che non ha sottintesi sessuali e si riferisce piuttosto «all’accoglimento nell’intimo di insegnamenti spirituali» (pag. 146). Per parte nostra, vorremmo osservare che, in definitiva, non è affatto chiaro il punto oggetto del bacio in Filippo 58-59.
La King non tira le conclusioni riguardo all’accostamento dei due passi, ma lo faremo noi. Se il bacio in Filippo 63 è uguale a quello in Filippo 58-59, allora si sta parlando di un bacio in segno di fratellanza. Se è così, il bacio può benissimo riferirsi alla guancia e non alla bocca. La King suggerisce (correttamente, a mio avviso) che si tratta di un’immagine riferita a Maria associata alla Sophia (Sapienza) e che tale legame spirituale si celi dietro l’allusione (pag. 145). Probabilmente è portata a pensare in questo modo dal momento che questo tipo di testi nasconde dei sottintesi simbolici e spirituali dietro il significato letterale. Anche se si riferisse ad un bacio sulla bocca, non c’è motivo di sostenere che il testo si riferisca a un atto di tipo chiaramente sessuale; si allude semplicemente a una relazione di carattere spirituale.
L’altro termine chiave in Filippo 63,34 è un prestito dal greco introdotto nel testo in lingua copta. Dunque la parola chiave qui è un termine greco, traslitterato in koinonos, che viene reso con «compagna». La parola può significare «moglie» o «sorella» in senso spirituale. Ma non è questo il termine usato in maniera specifica o comunemente per «moglie», che in greco dovrebbe essere gyne_, in qualche forma.
La King si pone una serie di domande sul passo in Filippo 63: «Maria Maddalena viene forse qui identificata con la Sophia? è forse per questo che il Salvatore l’amava più degli altri discepoli? Il bacio allude a una relazione di tipo sessuale o di tipo spirituale?» (pag. 145). La King suggerisce che Maria nel testo venga vista come la Sophia, il che la rende madre degli angeli, sorella spirituale del Salvatore e suo equivalente femminile. Nulla indica un matrimonio reale.
Il passo è zeppo di immagini trascendenti per darci modo di comprenderne il significato, e probabilmente allude a una relazione di carattere spirituale, anche ammesso che Maria Maddalena intrattenesse rapporti di diverso carattere nei vangeli. Se solo consideriamo che questo tipo di testi spesso usa immagini di carattere spirituale paragonando la nascita della saggezza alla nascita naturale, l’immagine degli equivalenti maschile e femminile rientra nel campo della metafora piuttosto che nella storia.
Dunque, l’incertezza si applica al passo estrapolato da Filippo 63. Noi non conosciamo la natura del legame di Maria Maddalena né sappiamo a chi fosse legata all’inizio del brano in questione, benché sia probabile che fosse definita la compagna di Gesù. Come pure ignoriamo dove avesse ricevuto il bacio, anche se avrebbe potuto riceverlo sulla bocca. Se pure si descrive un bacio sulla bocca, si allude comunque a qualcosa d’insolito. Il bacio è la spia di un certo grado di intimità tra Gesù e Maria, ma con tutta probabilità rappresenta una vicinanza spirituale di due individui quali equivalenti spirituali nel momento della nascita della creazione, che è associata alla saggezza. è assai meno probabile che si alluda alla sessualità o al matrimonio.

Un testo sui favoritismi di Gesù nei confronti di Maria
Un ultimo passo rilevante giunge da un testo del II secolo, il Vangelo di Maria Maddalena (d’ora in avanti Vangelo di Maria). In esso, Pietro contesta il ruolo di Maria quale destinataria di una speciale rivelazione da parte di Gesù. Un elemento controverso dello gnosticismo (o dei movimenti cristiani affini) riguarda il modo in cui i suoi aderenti proclamavano d’aver ricevuto una speciale rivelazione aggiuntiva. Il testo pare riflettere tale conflitto: Maria è presentata in maniera favorevole mentre viene contestata da alcuni tra i più influenti degli apostoli. Il testo è tratto dal Vangelo di Maria 17,10-18,21 e recita:

Ma Andrea replicò e disse ai fratelli: «Dite che cosa pensate di quanto ella ha detto. Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto ciò. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente insegnamenti diversi».
Riguardo a queste stesse cose parlò anche Pietro. Egli interrogò in merito al Salvatore: «Ha egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?».
Maria allora pianse e disse a Pietro: «Pietro, fratello mio, che cosa credi dunque? Credi tu che io l’abbia inventato in cuor mio, o che io menta riguardo al Salvatore?».
Levi replicò a Pietro dicendo: «Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come [fanno] gli avversari. Se il Salvatore l’ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v’è dubbio, il Salvatore la conosce bene. Per questo amava lei più di noi. Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell’uomo perfetto, formarci come egli ci ha ordinato, e annunciare il vangelo senza emanare un’ulteriore legge, all’infuori di quanto ci disse il Salvatore».

Pietro era adirato perché Maria, una donna, aveva avuto da Gesù una rivelazione che gli altri apostoli non avevano ricevuto. Maria era inquieta e ferita dalla sfida di Pietro, ma Levi (probabilmente identificabile con Matteo) giunge a difenderla: il Signore ha scelto lei per quel ruolo specifico; l’ha resa degna e inoltre la conosceva bene. L’implicazione è che Gesù la conosceva abbastanza bene da sapere se fosse degna di riceve una rivelazione autonoma. Da quella conoscenza derivava lo straordinario amore di Gesù: nessun richiamo a legami familiari. Maria era semplicemente beneficiaria di una speciale rivelazione da parte di Gesù. Il testo non indica nient’altro, tranne che Gesù apparve solo a lei.
Rimane ancora una riflessione occasionale. Ci arriva dal The Denver Journal; è ripresa da una recensione di Craig Blomberg, che rilevando l’esaltazione del ruolo di Maria, la madre di Gesù, ad opera della chiesa cattolica, introduce un ulteriore elemento di chiarezza sulla teoria secondo la quale Maria Maddalena era sposata:

Vorrei aggiungere che, vista la subitanea venerazione per Maria, la madre di Gesù, da parte della chiesa cattolica romana per via del desiderio di avere una figura femminile quasi divina accanto al Dio Padre, se Gesù fosse stato sposato, la moglie avrebbe avuto scarse probabilità di sparire senza lasciare tracce nella storia. Al contrario, la consorte sarebbe stata celebrata e venerata da quello stesso filone del cattolicesimo che Il codice da Vinci contrappone alla rivelazione della «verità» sul matrimonio di Gesù.

Sono d’accordo; il fatto che non ne sia rimasta traccia dimostra che Maria Maddalena non era sposata con Gesù. Nel mio ufficio ho trentotto volumi di documenti relativi alla chiesa delle origini, ognuno con diverse centinaia di pagine, testo a doppia colonna in un corpo minuscolo. Il fatto che solo due documenti possano essere prodotti a suffragio della teoria sopraccitata dimostra che essa è altamente improbabile.

Maria Maddalena al di fuori della Bibbia
In merito ai documenti che abbiamo esaminato fin qui, occorre fare un’osservazione: non vi è alcun testo al di fuori della Bibbia che indichi chiaramente che Gesù fosse sposato o che Maria Maddalena fosse sua moglie. Il che corrisponde a quanto viene affermato nel Nuovo Testamento.
Un’indagine su questi testi extrabiblici, con le loro immagini di difficile interpretazione, dimostra che Maria era vista come uno dei primi testimoni della resurrezione, il che collima con la tradizione neotestamentaria. Torneremo a questi passi nei Codici 4 e 5. Per ora, c’interessano solo per quanto affermano in merito all’idea centrale espressa nel Codice da Vinci, cioè che Gesù fosse sposato con Maria Maddalena.
Questi testi, a prescindere dal loro carattere, non lo affermano, né pongono la questione se Gesù fosse sposato.

Maria Maddalena era una prostituta?

Nessuno dei testi che abbiamo analizzato parla di Maria Maddalena come di una prostituta. L’idea è popolare in alcuni ambienti della chiesa e della cultura in generale. Dunque, da dove è sorta questa tradizione?
La prima menzione di una Maria come prostituta è contenuta in un’omelia (predica) del 591 di papa Gregorio Magno. Con tutta probabilità fu il risultato della confusione di due passi evangelici di Luca e Giovanni.
Nel cuore del ministero di Gesù, un’anonima peccatrice gli unse i piedi nella casa di Simone il fariseo (Luca 7, 36-50). Il testo non definisce la donna «prostituta», ma si può dedurre che il suo peccato riguardasse la promiscuità sessuale. La prostituzione è l’ipotesi più probabile, ma la donna avrebbe potuto anche essere un’adultera.
Il testo successivo è Luca 8,1-3, dove viene nominata Maria Maddalena, definita come colei «dalla quale sono usciti sette demoni». Non viene ricordata l’unzione.
Il terzo testo è Giovanni 12,1-8. Maria di Betania unse in pubblico Gesù ormai alla fine del suo magistero, sei giorni prima della Pasqua ebraica.
Ecco un mistero che possiamo risolvere in fretta per poi proseguire. Praticamente tutti gli studiosi sono d’accordo sull’argomento. Luca 8,1-3 introduce Maria di Magdala come se si trattasse di un nuovo personaggio. L’evangelista non fa alcun tentativo di legare Maria alla scena precedente in cui la peccatrice aveva unto i piedi di Gesù. Sarebbe stato semplice chiarire che si trattava della stessa donna, ma Luca se ne astiene.
Quindi perché Maria dovrebbe essere una prostituta? Certo, se si identifica la peccatrice anonima in Luca 7 con Maria di Magdala (collegamento e confusione n. 1) e poi si associa il tutto con Maria di Betania (collegamento e confusione n. 2), si potrebbe dedurre che Maria di Magdala era una prostituta. Inoltre, le due particolari unzioni (Luca 7 e Giovanni 12) rendono il collegamento del tutto plausibile di primo acchito. Tuttavia, Maria non appare nella prima delle due unzioni e i tempi sono abbastanza diversi perché le si possa far coincidere.
Un indizio è chiarito: l’associazione tra Maria Maddalena e la prostituzione è estremamente improbabile.

Che cosa possiamo dire di Maria di Magdala?

Sappiamo che Maria Maddalena fu una fedele seguace, testimone della crocifissione, della sepoltura e della resurrezione di Gesù. Non era una prostituta. Alcuni testi redatti successivamente suggeriscono che ebbe il privilegio di ricevere una rivelazione da Gesù. Esamineremo in dettaglio il significato del suo ruolo in questo senso più avanti, per ora ci basti sapere che non era sposata con Gesù. Almeno non ci sono prove nella Bibbia o al di fuori delle Scritture che fosse sposata con Gesù. Uno degli elementi portanti del romanzo entra in crisi. Il primo codice è stato infranto. La teoria che Maria e Gesù fossero sposati manca di prove rispetto ai passi legati a Maria Maddalena.
Ma quali sono le prove a carico di Gesù? Esiste un sia pur minimo indizio che fosse sposato con un’altra donna, se non a Maria? Passiamo al Codice 2. Esiste un segreto che sveli se Gesù era sposato?

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